>> Coldiretti: ottima annata per la Barbera d’Asti 2011

Oltre cento esperti degustatori e addetti del settore hanno preso parte, nella serata di giovedì 24 novembre, alla prima assoluta della Barbera d’Asti annata 2011. 26 campioni di vino, rappresentativi di tutto il territorio provinciale, sono stati al centro del meeting di degustazioni, organizzato da Coldiretti a San Damiano d’Asti, presso la cantina “Terre dei Santi”.

Il 25% dei vini presi in esame è risultato di ottima qualità e addirittura il 60% eccellente. “Questo il dato più significativo che testimonia come le peculiarità qualitative della Barbera d’Asti, siano cresciute e come i produttori abbiano lavorato con professionalità”, sottolinea il presidente di Coldiretti Asti, Maurizio Soave. Una bella rivelazione questa Barbera 2011, rimarca il professor Vincenzo Gerbi che come negli anni passati ha magistralmente condotto la degustazione guidata: “Che l’85% dei campioni presi in esame abbia superato la degustazione con un giudizio lusinghiero – ha spiegato il docente dell’Università di Torino – e che solo il 15% abbia qualche necessità di intervento in cantina, è veramente un fattore di importante crescita per i vignaioli dell’Astigiano. Dal punto di vista enologico l’annata è stata molto difficile, ma evidentemente i produttori hanno saputo agire tempestivamente ed efficacemente in cantina”.

Soddisfazione anche da parte dei numerosi enologi presenti in sala, a cominciare da Secondo Rabbione, responsabile del Centro Studi Vini del Piemonte il cui laboratorio ha eseguito le analisi di supporto per la serata di ieri: “L’annata 2011 sta emergendo prepotentemente con risultati anche superiori alle attese, possiamo veramente essere soddisfatti anche dell’approccio avuto dai produttori verso il nostro servizio di assistenza tecnica (4.500 vini esaminati per un totale di 32 mila analisi effettuate in meno di un anno di attività). Il nostro protocollo di vinificazione è stato seguito alla lettera da molti produttori e i quattro campioni di vino presentati ieri (naturalmente in forma anonima) fra i 26 presi in esami sono risultati i migliori”.

Con una gradazione media di 14,22 il campione rappresentativo dell’intera produzione di Barbera d’Asti, ha fatto segnare ottime credenziali anche all’analisi sensoriale: all’olfatto, al gusto e alla vista. “Dopo questi risultati – ha concluso Soave – ci aspettiamo che anche il mercato possa dare le giuste soddisfazioni economiche ai produttori”.

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