Cauta ma al tempo stesso decisa soddisfazione per i positivi esiti della manifestazione che, martedì mattina 13 marzo, ha visto alcune migliaia di agricoltori di tutta Italia (molti gli astigiani tra cui un folto gruppo della Cia provinciale) associati alla Confederazione italiana agricoltori, a Confagricoltura ed a Copagri attuare un lungo sit-in in piazza Montecitorio davanti alla sede della Camera dei deputati per protestare contro le misure del decreto SalvaItalia riguardanti l’agricoltura con particolare riferimento all’Imu sui fabbricati rurali mentre in aula venivano discussi gli ordini del giorno del cosiddetto “Decreto semplificazioni” su cui il Governo aveva posto la fiducia.
Su quello riguardante l’Imu “agricola”, un’ampia maggioranza di parlamentari ha votato a favore (contro il parere del Governo) impegnando l’esecutivo a “promuovere una revisione del meccanismo dell’Imu di cui le aziende agricole sentiranno tutto il peso, prevedendo una tassazione diversa per stabili agricoli non più funzionali all’attività e trasformati in abitazione e per i fabbricati che servono al lavoro e da sempre sono stati inseriti nel valore dei terreni”. A questo punto il Governo ha deciso di rimettersi all’aula per rivedere i punti oggetto dell’ordine del giorno.
In pratica si è trattato dell’accoglimento delle richieste che le tre organizzazioni agricole presenti a Roma da tempo presentavano in una serie di iniziative che si sono succedute anche sul territorio astigiano, prima tra queste l’affollata assemblea della Cia regionale a Nizza Monferrato nei primi giorni di Febbraio.si erano mobilitate per segnalare la pressoché totale “insostenibilità” dei provvedimenti del Governo.
Alla manifestazione erano presenti, i presidenti nazionali delle tre organizzazioni agricole, Giuseppe Politi per la Cia, Mario Guidi per Confagricoltura e Franco Verracina per Copagri.
Il gruppo della Cia di Asti era guidato dal presidente provinciale, e vicepresidente nazionale, Dino Scanavino, dal vicepresidente provinciale Alessandro Durando e dal direttore Mario Porta. (Paolo Monticone)