Nascerà una Biblioteca del vino dedicata ad Angelo Riccadonna

Il salone Riccadonna, in corso Libertà a Canelli, per dodici anni resterà in comodato gratuito al Comune. La convenzione tra Ottavio Riccadonna, discendente della famiglia spumantiera che ha retto le sorti dell’azienda sino ai primi Anni ’90 e proprietario dell’immobile che guarda corso Libertà, e l’amministrazione comunale guidata da Marco Gabusi è stata siglata mercoledì 26 marzo durante la conferenza stampa di presentazione del progetto.

Al Comune andranno, con la grande sala al piano rialzato, i tre salotti adiacenti, con annessi servizi, e l’ala un tempo occupata dagli uffici e poi adibita a reparto di fisiatria nei mesi della trasformazione dell’ex ospedale in Casa della Salute.

«Un locale che ha segnato la vita dell’azienda – ha esordito, non senza un velo di commozione, Ottavio Riccadonna -. Qui si sono consumati i momenti importanti, e più belli, della nostra società: incontri con la forza vendita, con clienti prestigiosi, ricevimenti». Ricordando, anche, il lento declino dello storico marchio dell’aquila. «Non avrei mai pensato che, dopo la vendita alla Bols, l’epilogo fosse quello attuale con l’abbandono della produzione da Canelli. Per questo motivo voglio che la parte storica della Riccadonna, il salone e le aree di mia proprietà, possano tornare a vivere mettendole a disposizione della città».

Concetto, quello della rivitalizzazione di un’area destinata ad una profonda trasformazione nei prossimi anni, che il sindaco Marco Gabusi ha sottolineato con un profondo senso gratitudine verso la proprietà. «Quando il dottor Riccadonna mi contattò rimasi entusiasta della proposta – ha detto Gabusi -. Era un progetto che coltivavamo da tempo e la disponibilità del proprietario è stata quella che ci ha aperto le porte all’accordo. Dunque, questo non è solo il mio grazie bensì di tutta Canelli».

Salone prestigioso, con colonne e stucchi, pavimentato con marmo giallo di Siena oggi introvabile (la cava da cui venne estratto è stata chiusa), che potrebbe ben accogliere attività culturali e di intrattenimento di cui Canelli è ricca. Rappresentando, anche, una valida alternativa al cinema-teatro Balbo, che pesa sul bilancio comunale per oltre 20 mila euro l’anno. Impreziosito, poi, da salette per incontri, degustazioni e di rappresentanza.

RICCADONNA 1Nell’ala un tempo destinata agli uffici il sindaco Gabusi e Ottavio Riccadonna hanno annunciato la volontà di realizzare la tanto attesa “Biblioteca del Vino”. «Progetto – hanno detto – che può essere definito in breve tempo, che darebbe lustro a Canelli data la sua matrice enologica». Ottavio Riccadonna vorrebbe dedicarla alla memoria del padre, Angelo, «colui che ha dato il vero impulso all’azienda».

Già pianificato l’intervento di ristrutturazione («se sarò ancora sindaco» ha chiosato Marco Gabusi): 25-30 mila euro per gli adeguamenti di legge e il riscaldamento.