Successo del territorio con la 25^ edizione di Canelli Città del Vino

Evento organizzato dal Comune di Canelli, in collaborazione con l’Enoteca Regionale di Canelli e dell’Astesana, l’Associazione Produttori Moscato Canelli, con il supporto dell’Ente Turismo Langhe Monferrato e Roero.

Canelli Città del Vino, giunta alla sua 25^ edizione, è tornata anche quest’anno ma con tante novità.

La festa del vino, incentrata principalmente sul Canelli DOCG, ha visto una serie di appuntamenti per wine lovers e amanti dell’enogastronomia.

Tante le sorprese in un weekend dal programma ricco e ambizioso, che è iniziato la sera di venerdì 20 Settembre con ‘La notte bianca della biblioteca – Aspettando Canelli Città del Vino’, per proseguire nelle giornate di sabato 21 e domenica 22.

Sabato 21 settembre alle 18.00 in Piazza Cavour, alla presenza di autorità, forze dell’ordine e numerosi cittadini, c’è stata l’inaugurazione ufficiale della XXV edizione di Canelli Città del Vino. Per il rituale taglio del nastro sono stati chiamati sul palco i rappresentanti di Regione Piemonte e Provincia di Asti Assessore regionale Marco Gabusi, Consigliere regionale Fabio Isnardi e Vice-Presidente provinciale Simone Nosenzo. Hanno poi raggiunto la Sindaca sul palco coloro che hanno contribuito a dare sostanza a questo evento, ovvero Bruno Bertero (Direttore Generale di Ente Turismo Langhe Monferrato Roero), Giovanna Quaglia (Presidente dell’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato), Giovanni Scagliola (Presidente dell’Enoteca Regionale di Canelli) e Gianmario Cerutti (Presidente dell’Associazione Produttori Moscato Canelli). Le autorità si sono infine trattenute per un brindisi inaugurale.

Canellesi e turisti hanno potuto degustare i pregiati vini disponibili presso il banco d’assaggio dell’Enoteca Regionale di Canelli, deliziare il palato con cibi locali di alta qualità preparati da attività del territorio e Pro Loco, partecipare a masterclass esclusive e banchi d’assaggio dove esperti del settore li hanno guidati alla scoperta dei segreti dell’enologia e gustare cocktail innovativi preparati dal Consorzio dell’Asti presso la sua Ape Glam, in collaborazione con il Consorzio del Vermouth di Torino. Il centro cittadino è stato animato dai balli delle scuole Centro Studi Danza e Universal Dance, dal Concerto della Banda Musicale Città di Canelli diretta dal Maestro Cristiano Tibaldi e dal famoso musicista e compositore Felice Reggio insieme con Donatella Chiabrera, dei giovani artisti di Agostyle e dei gruppi che hanno animato il weekend, con gran concerto di chiusura degli Xylema. Tante le esperienze da provare, tra cui la visita alle incantevoli Cattedrali Sotterranee, il volo vincolato in mongolfiera e il tour in vespa con i vespisti del Vespa Club Canelli, per poter ammirare i paesaggi UNESCO e le passeggiate a piedi con guida, per scoprire gli angoli più nascosti dell’antico borgo. Diverse le mostre d’arte e fotografia, che hanno arricchito l’esperienza sensoriale, alcune delle quali proseguiranno ancora per qualche periodo. Grande successo anche per le bancarelle d’artigianato Casa Malta, che hanno esposto pezzi unici realizzati a mano e per i caricaturisti della CIA (Comics, Illustrations & Arts). Non sono mancati momenti di divertimento per i più piccoli, con truccabimbi, giochi di legno, trampoliere e spettacoli di magia. Notevole affluenza alle cinque mostre in contemporanea: “Osvaldo Parone. Frammenti giocosi di una vita austera”, disegni, acquerelli e olii dello storico notaio canellese, organizzata dal Comune di Canelli in collaborazione con Federica e Adriano Parone; “1974: Canelli fa suo il Palio”, esposizione di immagini storiche legate alla vittoria del Palio di Asti, organizzata dall’Associazione Memoria Viva Canelli in collaborazione con il Comitato Palio Città di Canelli; “La parola che conquista”, mostra di libri e oggetti legati al noto poeta e scrittore ,a cura di Associazione Memoria Viva, Club per l’UNESCO Canelli e Biblioteca Monticone; “Le vetrine raccontano. Artisti canellesi in mostra nelle vie della città”, mostra diffusa ideata e curata dall’artista Enrica Maravalle e organizzata dall’Associazione Intrecci33; “Patrick Tuttofuoco”, esposizione delle opere dell’artista, presso Palazzo Irreale della Casa spumantiera Bosca spa.

In apertura evento, la Sindaca Roberta Giovine ha dichiarato “Quando si prende la staffetta con un programma di manifestazioni già impostato, occorre capire quali siano coerenti con i propri intendimenti e quali no. Su Canelli Città del Vino non c’è stato alcun dubbio, tanto il vino è compenetrato con la nostra identità e la nostra storia. Abbiamo pensato che, se, tra tante iniziative allo studio, ci doveva essere una festa delle feste a Canelli, quella sarebbe stata Canelli Città del Vino. E abbiamo pensato di individuare un tema ogni anno. Non è un caso che la prima edizione si intitoli “Il Canelli a Canelli”. Il Canelli docg è un traguardo, un marchio, un brand, una motivazione, uno strumento. Serve a ricentrarci su noi stessi, sulle nostre energie, sul bello di Canelli, sulla fierezza di chi siamo, sul nostro posto nella Valle Belbo, nel sud Piemonte e nel mondo. Abbiamo dedicato la prima edizione al Canelli docg, perché in pandemia non lo si era potuto festeggiare come straordinario risultato ottenuto dalla caparbietà dei nostri produttori. Abbiamo immaginato come trasformare questa festa di noi e per noi e per tutti coloro che hanno voglia di venire a Canelli, cercando spunti nuovi e un approccio rinnovato, che rispecchiasse di più la nuova amministrazione, come è logico che sia.”

A manifestazione conclusa, la Sindaca ha poi aggiunto “L’edizione 2024 di Canelli Città del Vino ha inteso valorizzare risorse enogastronomiche, artistiche e culturali strettamente locali. Il format è stato molto apprezzato dal pubblico per il suo taglio conviviale, ma elegante, che verrà sviluppato e arricchito nelle prossime edizioni.”

L’Assessore a Cultura, Scuola e Sport Annamaria Tosti ha affermato “La Scuola Secondaria di Primo Grado Carlo Gancia ha partecipato con entusiasmo alla manifestazione, con la creazione di circa 80 sassi decorati, ciascuno riportante strofe tratte dalle poesie di Giuseppe Ungaretti. Questo progetto creativo, dal titolo Sassi di Versi, ha coinvolto non solo gli alunni ma anche la comunità di Canelli e i visitatori, che si sono cimentati in una vera e propria caccia al tesoro per trovarli e condividerli sui social, diffondendo bellezza e poesia. Le classi terze della scuola si sono inoltre recate in visita alla mostra presso Villa Unga, dove hanno avuto l’opportunità di appassionarsi alle affascinanti storie di Bruna Bianco, musa e compagna di Ungaretti. Questo evento ha arricchito ulteriormente il percorso didattico dei ragazzi, avvicinandoli alla grande poesia del Novecento e all’esperienza creativa dell’artista.”

Giovanni Scagliola, Presidente dell’Enoteca Regionale, ha affermato “L’Enoteca Regionale si è occupata della preparazione e della gestione di due banchi d’assaggio. Il principale in Piazza Cavour, il secondo, di dimensioni più esigue, in Via G.B. Giuliani, di fronte alla sede dell’Enoteca. L’Enoteca ha raccolto i vini di 45 Aziende associate, per un totale di oltre 180. Il servizio di somministrazione è stato affidato a sommelier AIS. Buono l’afflusso turistico, con circa 950 calici venduti.”

Gianmario Cerutti, Presidente dell’Associazione Produttori Moscato Canelli, ha aggiunto “Esprimo un parere positivo su questa edizione di Canelli Città del Vino, che sembra prendere sotto vari aspetti una giusta direzione e ringrazio la Sindaca Giovine e l’Amministrazione per aver dedicato l’edizione a Moscato bianco di Canelli nel primo anno di vita della denominazione Canelli docg Moscato. Le Masterclass da noi organizzate, in collaborazione con AIS Asti ed Enoteca Regionale, con il Canelli docg come protagonista, hanno avuto una buona adesione e sicuramente saranno da sviluppare anche nei prossimi anni. Interessante l’afflusso di stranieri, che hanno manifestato l’apprezzamento per la manifestazione e ci hanno dato spunti per contesti di assaggio dedicati e focalizzati sulla comprensione del nostro territorio e dei grandi vini che ci regala, in modo da soddisfare chi vuole un’esperienza d’assaggio completa da winelover; un lavoro da sviluppare per le prossime edizioni.”

Il Presidente dell’Ente Turismo Mariano Rabino ha dichiarato “Un evento corale, per cui con grande piacere l’Ente Turismo ha messo a disposizione forze e know-how creando sinergie importanti e un modello di gestione efficace della manifestazione che coinvolge tanti attori. La capacità di proporre un programma variegato, a misura di residenti e turisti, ha permesso a Canelli Città del Vino di posizionarsi tra gli eventi di punta dell’autunno astigiano, vetrina per la città, per il territorio e per i prodotti della terra con un’attenzione particolare all’aspetto culturale della manifestazione. Siamo felici e orgogliosi del successo ottenuto, oltre che pronti a replicare per garantire futuro e un’ulteriore crescita dell’evento.”

I rappresentanti del Consorzio dell’Asti Spumante e del Moscato d’Asti docg, esprimendo piena soddisfazione per la partecipazione all’edizione 2024 di Canelli Città del Vino, hanno detto “L’Ape Glam, la postazione mobile griffata dal Consorzio sistemata in piazza Cavour, nel cuore della festa che per due giorni ha animato la Capitale astigiana delle bollicine, ha distribuito circa un migliaio di calici a base di Canelli, Asti Spumante e Vermouth a base Moscato. Apprezzate e gradite sia le degustazioni in purezza di Asti Spumante e Moscato d’Asti sia i cocktail e i long drink che hanno come ingredienti principali le bollicine aromatiche più brindate al mondo.”

Il Dott. Pierstefano Berta, Presidente del Consorzio del Vermouth di Torino, ha aggiunto “Siamo contenti del risultato della manifestazione. Come gli anni passati, è stata una buona occasione per presentare il vermouth di Torino, costantemente presente nella manifestazione dalla prima edizione del 2000. La conferenza “Vermouth e Moscato: un incontro antico” ha riscosso un considerevole risultato di interesse, a livello sia numerico sia della qualità degli spettatori presenti. È stata un’ottima occasione per presentare la storia canellese del vermouth di Torino e i suoi collegamenti col Moscato e con gli ambienti sotterranei della città.”

In merito alla partecipazione dei commercianti, l’Assessore al turismo Paola Bottero ha detto “Possiamo ritenerci molto soddisfatti del coinvolgimento dei commercianti canellesi nella manifestazione e i numerosi riscontri positivi che ci sono arrivati ne sono testimonianza diretta. Dalla mostra diffusa degli artisti canellesi in vetrina allo street food a km 0, è stato importantissimo lavorare insieme per valorizzare le offerte di Canelli attraverso la professionalità dei nostri commercianti. Un bell’esperimento, sicuramente perfettibile sotto tanti aspetti ma pienamente riuscito.”

Elena Capra, già Presidente del Consiglio di Biblioteca, ha affermato “Bilancio positivo per le varie iniziative proposte dalla biblioteca Monticone. Sicuramente la più grande soddisfazione è arrivata dalla prima edizione della “Notte bianca della Biblioteca”, che è riuscita ad offrire molti contributi significativi e di livello, unendo età, nazionalità e sensibilità diverse, premi Strega e scrittori locali. Molto partecipate sono state anche le letture dei bambini legate al nostro territorio, all’interno del progetto “Nati Per Leggere”, così come il laboratorio che ha proposto esperienze pittoriche su carta e sassi. Anche la bancarella di libri usati, realizzata insieme all’associazione Memoria Viva, ha suscitato interesse.”

L’Associazione Colline 50, nel ringraziare la Biblioteca Monticone di Canelli per la preziosa collaborazione, dichiara “La nostra partecipazione nell’intrattenimento dei più piccoli è stata seguita interamente dalla nostra Presidente Elena Trinchero, insieme a Sofia Ines Monero Baratta e Annalisa Gatti che, creando un gruppo affiatato e coeso, con grande gioia hanno truccato i bambini con unicorni, fiori e tante figure colorate. L’Associazione, da sempre presente nel territorio con spettacoli teatrali e molto altro, nasce con l’intento di promuovere la cultura, il teatro e l’intrattenimento.”

Il Presidente del Vespa Club Canelli Gianni Bertorello ha affermato “Il Vespa Club Canelli ha aperto la serie di eventi prendendo parte già a “La notte bianca della biblioteca. Durante la pausa tra la prima e la seconda parte di letture, il Vespa Club ha intrattenuto i presenti con una goliardica “gara di lentezza”, insieme agli amici del Vespa Club Castellazzo Bormida. Durante “Canelli Città del Vino”, sei esperti vespisti del Vespa Club Canelli si sono offerti di accompagnare, con la loro Vespa, i turisti in un tour a velocità ridotta, per poter godere a pieno dell’incantevole paesaggio delle colline patrimonio UNESCO. Nei due giorni, molti passeggeri di ogni età e nazionalità (Australia, Argentina, Olanda, Portogallo, Svizzera e Hong Kong) hanno scelto di salire a bordo delle nostre Vespa.”

In merito alla mostra diffusa “Le vetrine raccontano. Artisti canellesi in mostra nelle vie della città”, ideata e curata dall’artista Enrica Maravalle ed organizzato dall’associazione Intrecci33, la Maravalle ha affermato “La mostra ha riempito di arte le splendide vie della città. L’iniziativa ha ricevuto molti entusiastici consensi, sia da parte dei commercianti sia da parte dei passanti che ammiravano le vetrine. Qualcuno notava che è stata un’ottima idea portare a conoscenza, in una mostra diffusa, le opere dei bravi artisti canellesi. Direi quindi che il bilancio è più che positivo. Una ventata di vitalità che continuerà fino al 10 novembre con una pennellata di colori e di bellezza.”.

L’Associazione Intrecci33 ha aggiunto “Veramente una bella iniziativa, che ha valorizzato vetrine pulite e ordinate, accendendo i riflettori sulla bellezza delle opere dei nostri artisti. Una piacevole sensazione di cura e rispetto per la città e i suoi abitanti. Questo successo ci porta a spingerci un po’ più in là e sognare una città come museo a cielo aperto.”

L’Associazione Memoria Viva, organizzatrice di due delle mostre in programma, ha sottolineato “Notevole interesse e partecipazione ha suscitato la mostra “La parola che conquista”, allestita a Villa Ungà con testi rarissimi e oggetti personali donati dal poeta Giuseppe Ungaretti alla canellese Bruna Bianco. Molte le persone che hanno visitato le teche e conversato con Bruna, sempre appassionata nel descrivere la sua relazione, prima d’amore impetuoso e poi di ricordo affettuoso, col poeta. Significativo anche l’Angolo Unesco, allestito con documenti e oggetti legati al ruolo che Ungaretti ebbe quale presidente della Commissione Cultura dell’Unesco. La mostra ha anche accolto oltre un centinaio di studenti delle scuole secondarie canellesi, affascinati dal racconto di Bruna. In stretto collegamento con la mostra, è stato avviato dalla professoressa Annamaria Tosti il progetto “Sassi DiVersi”, che ha convolto gli studenti della scuola secondaria di primo grado Carlo Gancia nella decorazione di sassi, accompagnati da versi poetici di Giuseppe Ungaretti. E’ stata accolta con interesse e curiosità la mostra “1974: Canelli fa suo il Palio di Asti”, allestita in occasione del 50° anniversario dell’unica vittoria canellese.”

Per la mostra di disegni, acquerelli e olii “Osvaldo Parone. Frammenti giocosi di una vita austera” la nipote Federica, anch’essa pittrice, ha affermato “La mostra ha avuto un bellissimo riscontro. Tante persone curiose e sorprese dalla veste inedita del notaio di Canelli, che ha rivelato un talento artistico sconosciuto e una vena umoristica quanto mai spiccata.”

La famiglia Bosca fa sapere che “PalazzoIrreale, progetto voluto dalla famiglia Bosca e curato da Giorgio Garotti e dal project manager Diana Berti, è stato onorato di prendere parte all’evento e avere la possibilità di far riscoprire spazi importanti per la storia di Canelli. Sino all’8 dicembre permane la mostra di Patrick Tuttofuoco, che durante il weekend di “Canelli Città del Vino” ha registrato un’affluenza totale di 146 visitatori. L’affermato artista è anche autore dell’opera site specific “Shape shifting”, immaginata per il paesaggio circostante, che rappresenta lo sforzo fisico e intellettuale della produzione della popolazione del Monferrato.”

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