Da alcuni giorni si era diffusa la voce che gli autovelox di Canelli e di Moasca, avrebbero iniziato a fotografare le auto anche all’uscita dalla città. Avevamo chiesto chiarimenti, a tale proposito, al responsabile dei Vigili Urbani Diego Zoppini e allo stesso sindaco di Canelli Marco Gabusi, dopo che era pervenuta la lettera di una nostra lettrice, dal tono critico nei confronti dell’Amministrazione canellese.
“I due autovelox non sono ancora attivi in uscita – aveva subito dichiarato il sindaco – Come abbiamo sempre fatto, metteremo prima la prevista segnaletica, cui seguirà un comunicato”.
Il sindaco Gabusi è quindi intervenuto a tale proposito: «In questi giorni ho ricevuto telefonate da diversi giornalisti, visto post sui social network e lettere al direttore in merito agli autovelox posti sul territorio del Comune di Canelli. L’Amministrazione tiene a precisare che il velox di Regione Monforte sarà attivo in ambo i sensi di marcia solo dai primi giorni di maggio.»
«La scelta amministrativa che ha contraddistinto l’Amministrazione – prosegue Gabusi – è stata quella di realizzare, ove possibile dal punto di vista normativo, infrastrutture viarie che obbligassero gli utenti a rallentare e solo dove non possibile l’installazione di rilevatori di velocità, peraltro, come in questo caso, segnalata con largo anticipo. Esempi concreti sono la rotonda in Valle San Giovanni, lo spartitraffico tra via Alba e viale Risorgimento, la mini-rotatoria in piazza Unione Europea e la rotonda in sostituzione del semaforo.»
«Ho l’impressione – scriveva la lettrice canellese – che si voglia riscuotere una sorta di gabella di impronta medievale che chiunque transiti in questa città debba versare al fine di poter rimpinguare le casse cittadine verosimilmente spolpate. E quale mezzo migliore di batter cassa se non il povero cittadino o, peggio ancora, il turista ignaro che viene a Canelli per ammirare le nostre amate colline o le Cattedrali sotterranee così tanto pubblicizzate grazie all’Unesco? Io penso che in poco tempo di turisti ne vedremo ben pochi in città.
A mio avviso, ciò può aiutare certamente a raccogliere un po’ di fondi nell’immediato, ma a discapito del turismo.»
Quanto all’accusa di allontanare i turisti dal nostro territorio, Gabusi risponde: «Non solo lo sforzo di questa Giunta va nella direzione contraria, ma anche i dati testimoniano il raggiungimento di tali obbiettivi. Il velox di regione Monforte è stato posizionato il 13 agosto 2013 e le presenze turistiche sono passate dalle 9.600 del 2013 a più di 14.000 nel 2015, come si può ben notare nessun danno è stato recato alla ricettività alberghiera.
Chi governa deve fare scelte rischiando anche di sbagliare: in questo caso possiamo dire che i numeri parlano chiaro e che probabilmente tutti dovremmo approfondire maggiormente le questioni prima di dare giudizi semplicistici e suggerire soluzioni di scarsa prospettiva.»