Nell’anno scolastico ormai giunto al termine alcune scuole medie e superiori delle province di Asti e di Cuneo sono state ospiti degli studi di Extracampus T per la registrazione di alcune puntate del format “I Gladiattori: telestudenti nell’arena del sapere”.
Extracampus è la Tv digitale, multicanale, dell’Università di Torino, con sede a Palazzo Nuovo, con trasmissioni messe in onda su Internet e sul digitale terrestre. A dirigerla è il prof. Gian Paolo Caprettini con il prof. Ambrogio Artoni, coadiuvati dal docente della Facoltà di Scienze della Formazione prof. Alberto Parola (Direttore Educational del canale) e dal dott. Lorenzo Denicolai, coordinatore redazionale e regista (nonché attore a autore di teatro).
Da qualche anno Extracampus si è aperta al territorio con alcuni progetti per le scuole, permettendo a centinaia di alunni di partecipare alla progettazione ed alla realizzazione del talk show “I Gladiattori” (www.extracampus.it).
Alcuni docenti dell’Università sono andati direttamente nelle scuole.
La prof. Monica Vajra ha guidato la classe III B della Scuola Media Statale “Filippo Carretto” di Montegrosso: “La tipologia prescelta è stata quella che prevedeva il processo ad un personaggio storico o del mondo dell’arte o della letteratura. Tema della puntata è stato il processo a Napoleone Bonaparte.”
Ospiti favorevoli all’imputato erano: Letizia Ramolino (madre di Napoleone, interpretata da Valeria Pia), Paolina (sorella di Napoleone, interpretata da Elisa Bologna) e il console onorario presso la spedizione di Napoleone in Egitto, Bernardino Drovetti (interpretato da Silvano Cristini).
Ospiti contrari erano Josephine Beauharnais (Giulia Ferro), Horace Nelson (Fabio Saltarel) e Ugo Foscolo (Luca Renosio). Nel pubblico figurava tra gli altri un indignato Pio VII (Dey Cret).
I capi d’accusa: aver tradito i patrioti italiani; aver commesso atti di crudeltà nei confronti dei prigionieri di guerra e dei suoi stessi soldati; aver tradito la causa rivoluzionaria restaurando il potere imperiale; essere stato nemico della Chiesa; essere stato un maschilista. Alla fine l’imputato è risultato non colpevole.
Le proff. Nicoletta Marino e Monica Vajra hanno seguito la I B della Scuola Media “C. Zandrino” di Mombercelli per la realizzazione di una puntata di “I Gladiattori” sugli OGM, di cui si sono prese in considerazione le potenzialità, ma anche i rischi per la salute e per l’ambiente.
“All’interno del talk-show i ragazzi hanno effettuato un’inchiesta, volta a verificare quale sia la posizione dell’opinione pubblica sugli OGM, e un’intervista al prof. Filippo Romagnolo, docente di scienze. E’ emerso chiaramente che opinione pubblica e scienza hanno opinioni divergenti circa l’argomento: sfavorevole la prima, favorevole la seconda.
L’accettazione delle colture OGM non può basarsi – secondo gli alunni della scuola media “C. Zandrino” – sul fatto che non se n’è ancora dimostrata la pericolosità; dovrà invece basarsi sul fatto che se ne sia dimostrata la sicurezza per l’uomo e l’ambiente”.
La nostra scuola – continuano le prof.sse Mazzetti e Volpe – ha partecipato al format “I Gladiattori” con altre due classi, la IIA e la IIB sull’argomento “Marco Polo, mercante di sogni”.
La prof. Anna Maria Tosti ha guidato gli allievi della III C della Scuola Media Statale “Carlo Gancia” di Canelli sul tema della globalizzazione, un grande mercato senza frontiere, nel quale vengono confezionati e distribuiti beni materiali, soldi ma anche mode e stili di vita.
Negli studi di Extracampus, la classe si è suddivisa in due gruppi: i favorevoli e i critici. Dibattendo a lungo sul fenomeno, con l’aiuto della moderatrice Carola De Faveri, sono stati vivacemente argomentati numerosi punti trattati precedentemente in classe: la comunicazione, le multinazionali, l’ambiente, gli effetti culturali e i movimenti no global.
La prof.ssa Francesca Gatti della Scuola Media “Cesare Pavese” di S. Stefano Belbo ha seguito i ragazzi della IIIC nella preparazione di una puntata de “I Gladiattori” sul romanzo “Moby Dick” di Herman Melville pubblicato nel 1851 e tradotto per la prima volta in italiano da Cesare Pavese, che racconta del viaggio della baleniera Pequod e del suo equipaggio, guidato dal capitano Achab, che dà la caccia alla mitica balena bianca Moby Dick. I ragazzi hanno deciso di processare proprio il capitano Achab”.
Interviene l’allieva della IIIC Giulia Bazzano, giudice del processo: “Ci siamo soffermati su un interrogativo: È la natura che contrasta l’uomo o è l’uomo che ostacola la natura? Si sono formati due gruppi contrapposti: il primo a favore del capitano Achab; il secondo contro.
Il capitano Achab da un lato è visto come un eroe, quasi come uno scienziato che si avventura senza paura per tentare di dominare la natura selvaggia e dall’altro come un avventato che rischia la vita di tutti per inseguire quell’obiettivo.
Nel mio ruolo di giudice io avrei dovuto emettere la sentenza finale, ma… non l’ho fatto! I due gruppi hanno posto il problema, ora ognuno deve emettere la propria sentenza ed esprimere liberamente il proprio giudizio.”
Le docenti referenti dell’Istituto Statale d’Arte e Liceo Artistico “Benedetto Alfieri” di Asti, prof.sse Piera Medico e Claudia Bigliardi riferiscono: “Gli studenti della classe 3a del corso di Architettura e Arredamento, aderendo all’iniziativa organizzata da Extracampus TV, hanno discusso se il graffitismo si possa considerare una forma di arte contemporanea o meno, se i graffiti siano arte o piuttosto atto vandalico, avvalendosi anche di un contributo video, realizzato dagli allievi.
Tale esperienza ha stimolato negli studenti l’interesse per un nuovo mezzo di lavoro come la telecamera e ha contribuito a sviluppare lo spirito critico, aprendo le porte a feconde collaborazioni ed esperienze future sia didattiche sia televisive. A monte di questo c’è stato però un lungo lavoro preparatorio svolto dai docenti e dai ragazzi delle scuole coinvolte.