É stato un novembre ricco di soddisfazione per gli insegnanti e gli studenti dell’istituto Nicola Pellati di Nizza, che hanno mietuto una serie di apprezzabili successi non soltanto svolgendo le materie curricolari, ma soprattutto per le attività interdisciplinari che li hanno visti impegnati in tutta una serie di iniziative. Con esse hanno dimostrato oltre al proprio impegno scolastico anche la disponibilità del corpo docente a proporre occasioni di maturazione al di fuori dell’ambito della lezione convenzionale.
Il tutto è cominciato il 16 novembre con la partecipazione al Sociale alla prima mondiale del film “The Broken Key” realizzato da autori torinesi e proposta contemporaneamente in 60 Paesi nel mondo; la vicenda che ha come fonte primaria lo stesso spunto che mosse Ray Bradbury a scrivere il celeberrimo e datato Fahrenheit 451 (circa 232 gradi centigradi necessari per l’autocombustione della carta), si sviluppa tra fantascienza e gotico e vede i protagonisti impegnati a salvare i libri dalla distruzione.
Grandi affermazioni anche in campo linguistico per gli studenti del Pellati, afferma la professoressa Laura Guaraldo nel riassumere i risultati 2017 del progetto Lingue 2000 finalizzato all’assegnazione delle certificazioni europee: Pet e First della Cambridge university e Zertifikat deutsch del Goethe Institut.
Quest’anno sono stati ottanta gli studenti che hanno migliorato la conoscenza delle lingue Inglese e tedesca così da ottenere crediti universitari e in alcuni casi di evitare di sostenere gli esami in lingua. Questi hanno ricevuto il diploma nel corso di una cerimonia presieduta dalla signora Matelda Lupori preside dell’Istituto dalle insegnanti Rossana Minoletti, Carla Ratti e Mariella Ricci. Gli iscritti ai corsi 2017/18 sono 114.
Stella di prima grandezza è però stato l’evento di Sabato 18 novembre quando è stato inaugurato il laboratorio di chimica realizzato dalla Dia – Sorin in seguito alla brillante affermazione degli studenti nicesi nel concorso organizzato dal colosso farmaceutico specializzato in biotecnologia.
Gli allievi del Pellati hanno vinto proponendo un progetto di lavoro che, gradualmente, comprendendo gli impegni scolastici, sconfinasse nel mondo del lavoro vero e proprio.
L’idea proposta dalle insegnanti Maria Carmela di Matteo ed Alessandra Lovisolo è stata fatta propria dal collega Antonio Potenza che, coinvolgendo anche Enrico Vaudano del Centro ricerche astigiane, ha avviato gli allievi a realizzare la traccia per uno studio sui lieviti che sono alla base delle fermentazione del mosto.
Questo è stato giudicato degno di essere realizzato anche per le sue ricadute sugli studi degli agenti inquinanti e sulla drammatica riduzione della biodiversità che, già evidente in ambiti macroscopici, potrebbe anche presentarsi in modo preoccupante nell’invisibile ad occhio nudo.
Durante gli interventi guidati dalla signora Matelda Lupori preside dell’Istituto è stato messo in evidenza come la scuola non debba essere dispensatrice di nozioni a compartimenti stagni, ma favorire l’iterazione del sapere acquisito dagli studenti nei diversi campi dello scibile. Tutto l’articolato progetto è stato infatti supportato da un impegno di natura informatica anch’esso sviluppato da un gruppo di studenti.
Il presidente della società finanziatrice Dia – Sorin: Gustavo Denegri nel presentare l’impianto, dal costo complessivo di sessanta mila euro essendo dotato di apparecchiature d’avanguardia, ha affermato la necessità che le compagnie investano sui giovani affinché siano, come in questo caso, loro stessi ad offrire occasione lavoro alle imprese medesime.
Le aziende infatti, dovrebbero impiegare parte degli utili in programmi di sviluppo e crescita sociale sia per filantropia ma anche per indurre i giovani a farsi promotori di iniziative che, come nel caso degli studenti nicesi potrebbero avere ricadute positive in molti campi. (D. B.)