Dopo alcuni giorni di gran fermento tra i vertici del centrodestra astigiano (riunioni un po’ dappertutto, persino durante il consiglio provinciale dei giorni scorsi) il sindaco di Asti, Giorgio Galvagno, ha preso la decisione che, nota a tutti da tempo, non poteva più attendere: ha ritirato le deleghe dell’Ambiente ed all’Ecologia a Diego Zavattaro (ex An), assessore esterno fino a qualche giorno fa e componente del Direttivo del Pdl provinciale.
Il “caso Zavbattaro” su cui il sindaco minimizza indicando tra le cause del ritiro delle deleghe la “semplice” sopravvenuta mancanza del rapporto di fiducia tra un assessore ed il suo sindaco sembra invece, secondo l’opinione della stragrande maggioranza degli osservatori, il segno di un profondo malessere all’interno del Pdl astigiano su cui la vicenda Fini ha sicuramente avuto il suo peso, ancorché non determinante.
Articolato in più di un gruppo di pensiero (e unito soltanto nominalmente sotto il pesante ombrello della tutela di Maria Teresa Armosino), il Pdl astigiano vive da tempo momenti di forte difficoltà interna ed il caso Zavattaro è probabilmente solo la punta di un iceberg le cui possibilità di scioglimento sono incerte ma sicuramente possibili.
La figura di Diego Zavattaro era da tempo sotto il mirino di un gruppo di consiglieri comunali del centrodestra che recentemente si era segnalato per far mancare sovente il numero legale in consiglio e soprattutto per aver condizionato il proprio si all’approvazione del bilancio di previsione 2010 proprio all’esclusione di Zavattaro dall’esecutivo. Consiglieri che lo stesso ex assessore aveva nelle scorse settimane deferito ai probiviri del Pdl (senza averne al momento risposta) e che rispondono ai nomi di Ornella Palladino (unanimemente ritenuta la candidata a succedere a Zavattaro all’assessorato all’Ambiente), Gianluigi Sannino, Alessandro Giampietri, Maurizio Meda e Marcello Coppo.
Al previsto annuncio del sindaco Galvagno, Zavattaro ha risposto sottolineano come la notizia gli sia stata recapitata con lettera, senza nemmeno un confronto personale con il primo cittadino astigiano ed attribuendo a tutta la manovra un’identità stile congiura di palazzo. “Di certo la cosa non finirà qui – ha affermato Zavattaro – perché la cosa ha aspetti che ritengo scandalosi e di cui la cittadinanza dovrà essere informata correttamente nelle prossime settimane”.
(A cura di Paolo Monticone)
Scheda: Diego Zavattaro, nato ad Asti il 27/03/1972. Ideatore del progetto “La grande svolta”. Militante dal 1993 nell’MSI poi in A.N. poi nel PDL. Incarichi politici: Vice Presidente provinciale di A.N.; membro direttivo provinciale PDL; vice coordinatore provinciale PDL (commissario durante il periodo delle elezioni regionali). Incarichi istituzionali: Consigliere Comunale e capogruppo di A.N.; Assessore all’Ambiente ed Ecologia del Comune di Asti dal 2007 al 2010. Professione: Vicedirettore di Banca.