I carabinieri di Asti, a conclusione di un’articolata attività investigativa, hanno individuato un “canale” di spaccio di stupefacenti la cui destinazione risultava essere la Provincia di Asti e la città di Torino.
A seguito di pedinamento, sono stati identificati alcuni individui che avevano creato un sodalizio pseudo imprenditoriale, realizzando una serie di cosiddette “grow room”, ossia delle serre per la coltivazione al chiuso, (“indoor”) di cannabis indica (marjuana), consistenti in locali tecnologicamente attrezzati con vasi contenitori, impianti di irrigazione, lampade ad alta pressione e turbine per la ventilazione, all’interno dei quali avevano impiantato un numero elevato di piantine, prodotte in proprio, mediante la messa a dimora di altrettanti semi selezionati per qualità e sesso.
Tali serre sono state realizzate all’interno di un capannone ad uso produttivo, nella disponibilità e gestito dalla ditta “Central Gru SRL”, situato a Caselle (To). Gli investigatori hanno potuto appurare che queste persone si recavano quotidianamente in tale struttura per effettuare le normali operazioni di accudimento delle piante (piantumazione, annaffiatura, travasi, concimazione, ecc.).
Nel pomeriggio del 17 maggio, i carabinieri irrompevano nel capannone effettuando una perquisizione, nel corso della quale venivano individuati e tratti in arresto in flagranza Francesco Bossio, 23enne, disoccupato, residente a Rivoli (To) e Repetto Edoardo, 24enne, disoccupato, anch’egli residente a Rivoli (TO); il reato contestatogli è stato quello di “coltivazione e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio”. Contestualmente venivano denunciati in stato di libertà per lo stesso reato B.G., 52enne, imprenditore residente a Rivoli (To), e R.M., 51enne, imprenditore, residente a Leinì (To).
Nel corso della perquisizione delle serre (grow room), gli operanti rinvenivano e sottoponevano a sequestro 363 piante di “cannabis indica” (marjuana) per un peso complessivo di 32,300 Kg, un sacco contenente 2,100 Kg di foglie di “cannabis indica” ed una scatola contenente 1,200 Kg di inflorescenze parzialmente essiccate della stessa sostanza stupefacente.