Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza di Mondovì, nell’ambito del contrasto alla ludopatia, ha sequestrato le apparecchiature hardware, utilizzate per la raccolta e la trasmissione delle giocate ad un allibratore estero, rinvenute in un locale recentemente aperto nel centro città.
La normativa vigente è stata integralmente revisionata nel 2003, allorquando il legislatore nazionale, in considerazione del dilagante fenomeno dell’illegalità nel settore, è intervenuto puntando, da un lato, ad incrementare il controllo su tutta la “filiera” degli operatori del settoree, dall’altro, a rendere più competitivo il sistema legale rispetto a quello illegale.
In quest’ultima direzione è stato incrementato in modo significativo il cosiddetto “playout”, cioè la quota di raccolta ridistribuita ai vincitori, adeguandolo agli standard europei e riducendo, nel contempo, le aliquote del prelievo erariale unico, rendendo, per quanto possibile, più conveniente e sicuro il canale legale delle giocate, in un settore che dà attualmente lavoro ad oltre 70.000 persone.
Nel controllo effettuato dalle Fiamme Gialle monregalesi sono state rinvenute e sequestrate le somme incassate nell’attività illecita, i palinsesti relativi alle quote relative agli eventi proposti agli avventori nonché tutta la documentazione attestante i rapporti in essere tra il centro e la società austriaca, con sede ad Innsbruck, del bookmaker estero.
Il titolare dell’esercizio è stato denunciato alla locale Procura della Repubblica in quanto, malgrado fosse stato espresso il diniego alla necessaria autorizzazione ai sensi del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, questi ha comunque avviato l’attività commerciale con le insegne ed il palese riferimento alla piattaforma estera.
Appare utile ricordare che attraverso la consultazione dell’apposita sezione del sito internet “www.aams.gov.it” si può accedere all’elenco degli esercizi autorizzati alla commercializzazione delle scommesse, presso i quali è garantita la sicurezza del giocatore.