Ritrovato in un pozzo il cadavere di Massimo Boncore

TERRENO DEL RITROVAMENTO (foto Brunetto)A 24 mesi esatti dalla sua scomparsa, è stato ritrovato il cadavere del giovane avvocato canellese Massimo Boncore,  dipendente del Ministero del Lavoro (nella sede di Asti), scomparso all’età di 32 anni, proprio il giorno del suo compleanno, dalla casa di via Ungaretti, a Canelli, con cui viveva con i genitori di origine siciliana Pinuccia e Salvatore e con il fratello minore Carmelo, senza documenti, senza denaro, senza automobile.

RITROVAMENTO DEL CADAVERE DI MASSIMO BONCORE  (foto Brunetto)Dopo tanti iniziali avvistamenti e segnalazioni, tanto dettaglòiate quanto fuorvianti, e mesi di ricerche affannose, è stato ritrovato dal fratello della nonna, Rosario Grimaldi, verso le dodici di oggi, martedì 12 marzo, nella sua Canelli, in un pozzo situato nel terreno dei parenti materni, in regione Sant’Antonio, sotto la casetta di Amilcare Ferro e il ‘ciabot’ di Corrado Rabino, sulle colline dove amava giocare da bambino e dove passeggiava da grande. L’anziano parente, verso mezzogiorno, dunque, voleva controllare il livello dell’acqua, dopo le recenti piogge. E, nel far questo, ha notato degli indumenti e una sagoma umana che galleggiava. Profondamente scosso, è ritornato a casa dove nel frattempo aveva fatto ritorno dal lavoro il figlio Remo, cugino e coetaneo di Massimo, che per primo lo ha riconosciuto. Subito sono intervenuti sul posto i carabinieri e  i vigili del fuoco.

TRASPORTO DELLA SALMA AD ASTI PER L'AUTOPSIA  (foto Brunetto)«E’ proprio Massimo. – ha detto commosso Remo –  Sapeva che lì c’era un pozzo che non si vede dalla strada. Con lui abbiamo ritrovato la sua sacca, il profumo che gli aveva regalato il fratello Carmelo per il compleanno, l’orologio, un anello e il Vangelo.”

Alle 16,30, mentre il dottor Marco Lanero, medico legale, espletate le ricognizioni del caso, lasciava in macchina la zona, in compagnia del Maresciallo Luca Solari, quel tratto di strada era ancora gremito di auto dei carabinieri e dei mezzi dei Vgili del Fuoco di Canelli e di Asti.

Al termine del ritrovamento e del riconoscimento da parte anche del fratello Carmelo, quattro addetti dell’impresa delle pompe funebri Amerio, in tuta bianca, accompagnati dai Vigili del fuoco, scendevano veloci lungo un sentiero per risalire poi con la salma, che veniva trasportata alla camera mortuaria di Asti per l’esame autoptico richiesto dai familiari.

(Gabriella Abate e Beppe Brunetto)