Dopo la trasmissione televisiva “Mi manda Rai 3”, numerosi cittadini hanno richiesto alla Casa del Consumatore una verifica del proprio contratto di fornitura GPL.
“La richiesta maggiore verte sul prezzo che viene praticato dai fornitori di gas GPL – esordisce il presidente regionale dell’associazione di consumatori Stefano Santin – e sul metodo d’indicizzazione praticato dalla società per variare il costo nel corso del contratto di fornitura”.
Molte aziende indicano come riferimento, per controllare le variazioni sul prezzo del gas dovute all’aumento o diminuzione dell’imposizione fiscale o del costo della materia prima, i parametri
pubblicati quindicinalmente dall’Osservatorio sui prezzi della Camera di Commercio.
E’ qui la sorpresa per i consumatori: “Confrontando i prezzi comunicati dalle aziende alla Camera di Commercio di Asti con quelli fatti pervenire alle altre camere di commercio della Regione, i consumatori astigiani pagano il GPL più caro degli altri piemontesi”, fa notare Santin.
Le Camere di Commercio rilevano due prezzi, uno per serbatoi dati in comodato dalle aziende GPL ed un prezzo per il GPL fornito in serbatoi di proprietà del consumatore.
I consumatori astigiani che hanno un serbatoio in comodato pagano 21 centesimi in più di chi è proprietario del famoso bombolone. Tradotto in soldi significa che per una fornitura di 1500 litri, ad
Asti, chi è proprietario del serbatoio paga il gas 300 euro in meno rispetto a chi non lo è.
Un alessandrino proprietario del bombolone avrebbe un risparmio di 147 euro, un cuneese di 91,50 euro ed un novarese di 46,50 euro.
“Da questi dati – prosegue il presidente regionale – si capisce che Asti è la provincia con il GPL più caro dal quale scaturisce una differenza molto ampia tra chi è proprietario del serbatoio e chi lo usufruisce in comodato. Certamente per essere liberi da condizionamenti sul prezzo la soluzione migliore – suggerisce – è quella di riscattare dalle aziende il proprio serbatoio”.
Ma per fare ciò è necessario esercitare l’opzione stando attenti al prezzo che è stato indicato a suo tempo nel contratto.
“Infatti – conclude Santin – molte aziende hanno indicato prezzi elevati per continuare a tenere sotto scacco il consumatore”.
La Casa del Consumatore offre a tutti gli astigiani l’assistenza per verificare il proprio contratto alfine di esercitare ogni soluzione che la normativa mette a disposizione.
Comunicazioni: Tel. 0141 530197; Fax 02 30133230; e-mail info@casadelconsumatore-piemonte.it