Si sono svolte le elezioni per il Consiglio ed il Presidente della Provincia di Asti.
I risultati (555 voti a lui favorevoli contro 367 a favore di Barbara Baino) han confermato la continuità della guida del sindaco della città di Canelli Marco Gabusi, che si troverà a governare, con la sua squadra, un Ente cui la legge attribuisce ancora importanti competenze, dalla programmazione provinciale della rete scolastica, alla pianificazione territoriale provinciale di coordinamento, al controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e alla promozione delle pari opportunità sul territorio provinciale, punto che coinvolge direttamente la Consigliera di Parità che, nominata dal Ministro del Lavoro, ha nell’Ente Provincia il suo punto di riferimento.
“Nel congratularmi per la nomina elettiva, – ha commentato Chiara Cerrato Consigliera di Parità della Provincia di Asti – ed augurando un sereno e proficuo lavoro, desidero porgergli un sentito ringraziamento per la costante disponibilità a risolvere le fastidiose difficoltà meramente burocratiche e per la cooperazione nel realizzare iniziative e progetti quali l’evento previsto per il 25 novembre p.v. e l’istituzione della Rete Permanente di Parità , ma, al contempo, ritengo opportuno ricordargli l’importanza della corretta rappresentanza femminile. La bassa percentuale di donne nelle istituzioni politiche italiane è un fatto ormai assodato. Eppure tutti i cittadini dovrebbero avere pari opportunità sia di votare che di essere eletti. La strada da percorrere è ancora lunga, come ha dimostrato l’impegno comune della Commissione Regionale delle Pari Opportunità e della sottoscritta per garantire la corretta rappresentanza femminile nel CdA della Fondazione CRAT.
Comunque, oltre l’aspetto quantitativo della paritaria presenza femminile, è importante rimarcare l’aspetto qualitativo di essa: la sensibilità e la difesa dei bisogni di genere, l’attenzione a una diversa progettualità volta a politiche che incentivino la conciliazione dei tempi lavoro/famiglia, che si contrappongano ai fenomeni di mobbing, stalking e violenza. Una maggiore presenza qualitativa delle donne che è richiesta e necessaria soprattutto nei periodi di emergenza sociale, economica e culturale, come quello attuale.
Ma confido che la sinergia e la condivisione possano portare buoni frutti.Da parte mia, ribadisco la mia piena collaborazione per proseguire il percorso intrapreso, conferma che le donne sanno lavorare con gli uomini e quanto gli uomini.”