E’ morto l’imprenditore canellese Piero Poggio

Alle 3,30 di mercoledì 26 febbraio, all’ospedale Massaia di Asti, dopo lunga malattia, è morto, a 64 anni, l’industriale Piero Poggio. Era nato a Cassinasco ed abitava a Canelli, in via Kennedy. Lascia nel dolore la moglie Piera, la figlia Federica, il fratello Mario.
Il santo rosario, sarà recitato giovedì alle ore 21; iI funerale si svolgerà venerdì 28 febbraio, alle ore 15,30 nella chiesa parrocchiale del Sacro Cuore.Il corteo funebre partirà alle ore 15 dall’azienda Poggio, in via Manlio Brosio, dove la salma giungerà venerdì, alle ore 11.
A Canelli, Cassinasco, S. Stefano Belbo e dintorni lo piangono i molti amici, la trentina di dipendenti con le relative famiglie e i numerosi sportivi del mondo del calcio e della pallapugno.
Commosso, il consulente Gianpiero Muratore confida: “Con lui ho perso un grande amico e Canelli ha perso un gran pezzo di storia, non solo a livello aziendale. Un personaggio con una caratura decisamente superiore. Con lui si parlava di politica, di calcio, di pallapugno.

Partito dal nulla, quando lavorava a Cassinasco, s’è poi sistemato dapprima in regione Secco, poi in via dei Prati e, dal giugno 2007, nel capannone di via Brosio a Canelli. Una trentina di dipendenti ed una spedizione di macchine sciacquatrici, materiale di eccellenza, in tutto il mondo.
Mi è mancato un amico che si è sempre speso, anche personalmente per tutti, a tutti i livelli”.

Di lui, l’amico fraterno Giuseppe Brovia, il più giovane della ‘triade’ (Mogliotti-Poggio-Brovia) racconta: “Con Gibelli aveva preso il Canelli in Promozione, per portarlo in Eccellenza e in serie D, con l’innesto dei due torinisti, nazionali, Gian Luigi Lentini e Diego Fuser. Oltre che del Canelli calcio, da due anni seguiva con passione la squadra di pallapugno della A. Manzo di S. Stefano Belbo”.