Intensa lectio su: “Coraggio di intraprendere: impresa, famiglia, lavoro” di Paolo Crepet che, ospite delle Cattedrali Sotterranee Unesco di Casa Bosca, a Canelli, ha incantato, sabato 13 maggio, il folto pubblico presente all’evento (circa 300 persone) .
Una lectio di oltre due ore, scivolate via in un attimo grazie al taglio coinvolgente e frizzante (e come poteva essere da meno nella casa delle bollicine) in cui il noto psichiatra ha portato a riflettere su temi che riguardano tutti in un luogo particolarmente simbolico. Fondate nel 1831, le cantine storiche Bosca sono da quasi due secoli testimonianza di innovazione, ma anche di coraggio.
E proprio innovazione e coraggio di non cedere alla via della semplicità sono stati i concetti sottolineati più volte nella lectio: liberarsi dai sensi di colpa e riuscire a crescere le nuove generazioni fornendogli la possibilità di seguire una passione. Solo questo può portare ad avere coraggio di costruire qualcosa in un mondo che dà molte più possibilità di una volta, ma che bisogna sapere “maneggiare”.
L’incontro è stato organizzato in collaborazione con la Consigliera di Paritá della Provincia di Asti, Chiara Cerrato, con il patrocinio della Commissione Regionale Pari Opportunità Donna Uomo in Piemonte, la Provincia di Asti, il Comune di Canelli, la Camera di Commercio di Asti, il Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriale della Provincia di Asti, l’Uni-Astiss Polo Universitario Asti Studi Superiori e il Club per l’Unesco di Canelli, con il supporto della Fondazione Bosca e in collaborazione con Elmeg Shaping Together.
L’oratore ha elogiato il coraggio di intraprendere di molte donne che si cimentano con la gestione di imprese e di attività che danno lavoro e speranza per la nostra società.
Ha parlato poi della famiglie e dell’ educazione dei giovani. Riportiamo, tra le moltissime ed a caso, alcune tra le affermazioni che hanno attratto l’attenzione del pubblico.
“La mia nonna non aveva alcun senso di colpa, ora invece ne siamo travolti”, “Oggi i ragazzi hanno tutto e si lamentano”, “Serve il coraggio di dire no”, “Oggi viviamo in un mondo molto più ampio, un mondo migliore, compito strategico capire in che mondo siamo”, “Alla gente che incontro faccio tante domande e così imparo tantissime cose”. Agli adulti, ai genitori: “ Dare l’esempio, far credere di farcela”, “Dobbiamo andare contro corrente, dire dei no, andare dove vanno tutti non serve”, “Smettere di leggere vuol dire smettere di pensare.” A proposito dell’educazione dei figli: “Mio padre era un duce, mia madre un boia. Se mio padre mi castigava, mia madre aggiungeva”, “Il nostro dovere non è dare tutto”. Sulla scuola: “Promuovere il 99% degli studenti liceali è una Waterloo” . Ai giovani: “Non sono un eroe, sono una persona che affronta le responsabilità”, “Il coraggio è fondamentale, come la visione. Bisogna sempre avere fame…” “Nulla di materiale è essenziale. Senza passione è un disastro. Cercare di prefigurare il futuro”. Ai bambini: “Se un bambino guarda al futuro scopre l’orizzonte”, “Io cerco la mia rotta”.
Sul volto dei presenti, al termine della conferenza, era visibile la soddisfazione di aver ricevuto importanti spunti per vivere costruttivi rapporti con i figli, il prossimo, ognuno con se stesso. Un grazie sincero allo psichiatra, al sociologo, allo scrittore Paolo Crepet traspariva dal sorriso del numerosissimo pubblico che ha presenziato alla conferenza.