Il gioco d’azzardo nell’Astigiano? Per 16 dei 21 sindaci contattati dal Dipartimento delle Dipendenze dell’Asl AT è un rischio reale nel loro territorio, tanto da considerarlo più pressante dell’uso di alcol, tabacco e droghe. L’indicazione emerge dall’elaborazione dei questionari consegnati ai primi cittadini negli ultimi mesi del 2011.
L’indagine a campione ha coinvolto centri di dimensioni territoriali diverse, dal capoluogo ai piccoli paesi per un totale di 130 mila abitanti: Asti, Baldichieri, Bubbio, Calamandrana, Canelli, Castagnole Lanze, Castell’Alfero, Castello d’Annone, Cocconato, Cortazzone, Costigliole, Incisa Scapaccino, Mombercelli, Monale, Montechiaro, Montegrosso, Nizza Monferrato, Portacomaro, San Damiano, Valfenera, Villafranca. L’interesse prevalente per la prevenzione del gioco d’azzardo, nel territorio che amministrano, è stato espresso dai 16 sindaci in base alla loro personale percezione e alle informazioni raccolte sulla diffusione del fenomeno.
Dietro al “vizio” del gioco, che rischia di diventare una vera e propria patologia, nella graduatoria composta in base alle risultanze dei questionari seguono le droghe leggere (cannabis) e gli eccessi giovanili, bullismo compreso; al terzo posto l’alcolismo. “Numerosi primi cittadini – spiegano al Dipartimento delle Dipendenze – si sono resi disponibili per contatti futuri e hanno messo a disposizione spazi pubblici per avviare interventi di sensibilizzazione rivolti alla popolazione.
Proprio partendo dalle indicazioni dei questionari, la nostra Struttura formulerà a breve proposte su azioni capaci di veicolare, anche attraverso linguaggi non convenzionali come il teatro, messaggi mirati alla prevenzione”.
Da oltre un anno il Dipartimento delle Dipendenze ha dedicato una parte dell’attività alla prevenzione del gioco d’azzardo patologico, mentre gli utenti attualmente seguiti dal servizio sono 33. Si stima che questo problema, nei 106 comuni facenti parte dell’Asl AT, potrebbe interessare non meno di 1500 giocatori patologici su una popolazione complessiva di circa 202 mila abitanti. Ma fare emergere il fenomeno è un processo lungo e difficile.
Il Dipartimento, oltre a organizzare punti informativi, da tre mesi ha attivato gli sportelli “Dipende…” per fornire consulenza alle persone che si stanno interrogando sul comportamento proprio, di un familiare o un amico rispetto a una possibile dipendenza da gioco d’azzardo, internet, alcol e droghe.
Il servizio funziona ogni lunedì, dalle 15 alle 17, con accesso gratuito e libero, ad Asti (via Baracca 6, sede del Dipartimento), Canelli e Nizza Monferrato (Case della salute – C.A.P.). I cittadini possono, in via del tutto informale, esporre le proprie preoccupazioni, ricevere informazioni e consigli utili a capire se vi è un problema e, nel caso, che cosa è possibile fare e quali servizi specialistici sono offerti dall’Asl. Per accedere ai punti di ascolto, gestiti dalla sociologa Ilaria Vigna, l’educatrice professionale Teresa Grea e la psicologa Marilisa Aluffi, si può prendere appuntamento al 335.1417222 (lunedì-venerdì 9-12).