Sabato 25 marzo, alle 17.30, a Canelli, palazzo G. B. Giuliani, sarà presentato dal giornalista Sergio Miravalle un articolo di Valentina Petrini sul Giuliani, filologo, linguista e storico della letteratura italiana che sarà pubblicato sul prossimo numero della rivista “Astigiani”, insieme a quello di Giancarlo Ferraris sulle etichette dei vini canellesi.
Per l’occasione la dott.ssa Petrini mostrerà le 21 lettere indirizzate al Giuliani e acquistate dal Comune di Canelli che, dopo l’inventariazione, verranno collocate nel palazzo Giuliani. Dopo la notizia dell’acquisto da parte del Comune di Canelli di un lotto di 21 lettere, tutte indirizzate all’intellettuale canellese dell’800 Gian Battista Giuliani da illustri studiosi e uomini politici a lui contemporanei, parliamo di un nuovo progetto di Valentina Petrini riguardante Gian Battista Giuliani, che la giovane studiosa ha avuto il merito di ‘portare alla luce’ e di approfondire.
«Tra gli autori delle lettere . sottolinea la dott.ssa Petrini – spiccano due nomi: quelli di Ruggero Bonghi e Giuseppe Rigutini, tra i più importanti studiosi della lingua italiana dell’Ottocento. Le lettere trattano di vari argomenti, ma da queste emerge soprattutto la centralità di Giuliani all’interno del mondo letterario italiano ed europeo del suo tempo. La peculiarità di questi documenti, che non sono autografi di Giuliani, consiste nel fatto che facevano parte del suo archivio personale, oggi andato perduto. Il ritrovamento di queste lettere permette di ricostruire alcuni aspetti della vita di Giuliani che dai carteggi mutili si possono solo intuire.»
«Partendo da questo lotto molto interessante, l’idea che ho proposto al Comune – annuncia la dott.ssa Petrini – è di costituire un archivio, che si andrà ampliando pian piano, destinato a conservare i documenti di Giuliani (autografi e, come in questo caso, di altri eminenti rappresentanti del mondo culturale dell’Ottocento). Un punto di riferimento per chi si occupa di storia ottocentesca, ma anche per chi ha voglia di scoprire qualcosa in più riguardo al nostro concittadino.»