Denunciati a piede libero 573 trasportatori abusivi di materiale ferroso e rame

I carabinieri di Villanova d’Asti hanno concluso un’articolata indagine relativa alla raccolta e trasporto di materiali ferrosi procedendo alla denuncia a piede libero di 573 persone, tra cui numerosissimi nomadi di varia etnia di stanza nell’Astigiano e province limitrofe.

Le indagini hanno avuto inizio lo scorso anno e sono il frutto di una innovativa strategia investigativa tesa a contrastare i furti di materiale ferroso e soprattutto di rame, denominato il “nuovo oro rosso”.
Le nuove linee d’azione, adottate dal Comando Provinciale Carabinieri di Asti, hanno puntato ad un monitoraggio dei punti caldi, ove i metalli venivano stoccati, con lo scopo di istituire una sorta di “diga penale amministrativa” tra i “commercianti raccoglitori” ed i “trasportatori abusivi”, i cui materiali sono apparsi, in molti casi, di dubbia provenienza.

E’ stato accertato che moltissimi fornitori dei centri autorizzati alla raccolta avevano conferito ingenti quantità di materiale senza essere in possesso delle necessarie autorizzazioni per effettuarne il trasporto. La normativa ambientale prevede infatti rigidi obblighi e vincoli per gli operatori, i mezzi di trasporto devono avere specifiche caratteristiche tecniche ed i rifiuti ferrosi devono essere accompagnati da un documento che certifichi la provenienza e permetta la tracciabilità.

Le indagini eseguite dall’Arma di Villanova d’Asti hanno permesso di appurare che i soggetti denunciati non svolgevano tali attività in modo saltuario arrivando a consegnare 5.526 tonnellate di rifiuti nei centri specializzati per la raccolta, ricevendone pagamenti in contanti per circa 2 milioni di euro.

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