>> L’Asl At contro le dipendenze da gioco d’azzardo, alcool, droghe, Internet

Si chiama “Dipende…” ed è l’ultimo nato tra gli sportelli attivati dal Dipartimento delle Dipendenze dell’Asl AT: inizierà a funzionare a partire da lunedì 7 novembre con tre distinti punti di ascolto ad Asti (via Baracca 6, sede del Dipartimento), Canelli e Nizza Monferrato (Case della salute – C.A.P.).

“L’obiettivo – indica Maurizio Ruschena, direttore del Dipartimento – è fornire assistenza e consulenza alle persone che si stanno interrogando sul comportamento proprio, di un familiare o un amico rispetto a una possibile dipendenza da gioco d’azzardo, internet, alcol e droghe. Non si tratta di luoghi di cura dove vengono presi in carico e trattati i casi patologici (per questo vi sono i servizi specialistici del Dipartimento, comprese le comunità terapeutiche del territorio), ma di spazi in cui i cittadini possono, in via del tutto informale, esporre le proprie preoccupazioni, ricevere informazioni e consigli utili a capire se vi è un problema e, nel caso, che cosa è possibile fare. Agli utenti garantiremo informazioni sui rischi e sui servizi specialistici offerti dall’Asl”.

I punti di ascolto funzioneranno ogni lunedì, dalle 15 alle 17, con accesso gratuito e libero (non sarà necessaria l’impegnativa del medico di famiglia). Si potrà prendere appuntamento al 335.1417222, telefonando dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12. A disposizione degli utenti ci saranno nella sede di Asti Ilaria Vigna (sociologa), alla Casa della salute di Canelli Teresa Grea (educatrice professionale), in quella di Nizza Marilisa Aluffi (psicologa).

Per annunciare l’apertura del nuovo servizio, il Dipartimento sta diffondendo un pieghevole che, con un linguaggio diretto ed esempi concreti, punta a intercettare richieste di aiuto rimaste finora inespresse: “Sarà un problema se Francesco è sempre in chat, se il nonno è all’osteria, se la nonna ha i gratta e vinci, se il marito è sempre al verde, se Giuseppe ha gli occhi rossi, se Silvana è al casinò? Dipende… ci sono comportamenti normali che possono sembrare sbagliati e comportamenti sbagliati che possono sembrare normali. E allora, che fare?”. L’opuscolo indica che ai punti di ascolto si possono trovare “i professionisti che possono aiutarvi a capire la situazione”.
L’attività di prevenzione, sarà diretta non solo ai giovani, ma a persone di ogni età poiché – sottolineano al Dipartimento delle dipendenze – le tematiche trattate possono riguardare, in modo diverso, le varie fasi di vita.

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