>> I vincitori del Premio Moriondo ‘Dolce e Lavoro’

Ad aggiudicarsi, tra una trentina di concorrenti, la prima edizione  del ‘Premio Carlo Moriondo’, che mette in palio un “dolce lavoro” è stata, sabato 21 ottobre, la diciottenne mombaruzzese Chiara Gabutto.

Il premio è stato inventato dalla famiglia Berta, famosa per la produzione di grappa, che, da due anni, è anche proprietaria della bicentenaria pasticceria  Moriondo di Mombaruzzo. Famiglia ancor più famosa per essere, da sempre, radicata sul territorio, luogo dove vivono le persone e si sviluppano le  eccellenze.

Chiara vive a Mombaruzzo, ha frequentato la scuola alberghiera di Acqui Terme, lavora come cameriera a Cassine ed ha una  grande passione per i dolci. Il premio le è stato assegnato per la sua torta di nocciole classica e la versione moderna con una crema di burro e un tocco di brandy ‘Casalotto’. Per la diciottenne dunque, un contratto di collaborazione con la pasticceria e un futuro nel  laboratorio Moriondo.

Sotto lo sguardo  sempre vivo di papà Paolo e mamma Lidia, immortalati nei ritratti del pittore nicese Massimo Ricci, nel salone di rappresentanza, a Casalotto, sono stati assegnati altri quattro premi: alla emozionatissima Caterina Baldovino di Mombaruzzo, 16 anni, la concorrente più giovane, studentessa del Liceo classico, il primo premio per la  torta di nocciole, impreziosita da crema di cioccolato fondente e caffè. Caterina è già stata accaparrata dalla pasticceria: la sua torta sarà venduta con il nome “La Morionda”; a Marcello Rapetti, 60 anni, di Gassino Torinese, musicista, operaio specializzato, figlio di un pasticciere siciliano che ha introdotto nel torrone un cedro candito realizzato con una segreta ricetta del padre; a Riccardo Roseo, 24 anni, di Asti, diplomato in arte bianca, con diverse esperienze lavorative alle spalle, dai dolci ai gelati, il secondo premio per la torta di nocciole  classica insaporita di zabaglione ed il torrone cremoso; a Carlo Minetto, enologo di Cortemilia, con l’hobby della nocciola tonda gentile, da cui ha ricavato torroni nella sua casa di Pezzolo Valle Uzzone.

Ai vincitori sono stati assegnati libri e cene per due nei ristoranti della zona, ma anche progetti di future collaborazioni con la pasticceria. Tra il pubblico, gli sponsor che hanno vestito i panni dei giurati: l’industria Zanussi di elettrodomestici, Raineri (olio extravergine d’oliva), Pinin Pero zuccheri di Nizza, Coffee Import Caffè Rossini (Alba), Panna Alberti (Pontedassio), Consorzio di tutela del Brachetto d’Acqui docg e Strada del Vino Astesana. A far gli onori di casa, insieme al “patron” Gianfranco Berta, Elio Archimede di “Barolo&Co”, che ha curato l’organizzazione del concorso. Una bella accoppiata che ha insistito sul fatto che le  belle idee vincono sempre su ogni sorta di crisi e che è arrivato il momento ‘per chi ha avuto’  di cominciare a restituire qualcosa agli uomini e alle eccellenze del territorio  che li portati ad essere grandi.

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