Domenica 6 giugno 2010, presso la casa natale dello scrittore Cesare Pavese, si è svolta la cerimonia di premiazione della IX edizione del concorso “Il vino nella letteratura, nell’arte, nella musica e nel cinema” promosso ed organizzato dal CEPAM (Centro Pavesiano Museo Casa Natale), con il patrocinio della Regione Piemonte, della Provincia di Cuneo e del Comune di Santo Stefano Belbo.
La giuria, presieduta dalla prof.ssa Giovanna Romanelli, già docente alla Sorbona, e composta da Luigi Gatti, Arnaldo Colombo, Luciana Calzato e Giuseppe Brandone e Elena Bartone, ha assegnato i premi consistenti in una ricca selezione di vini e spumanti, messi a disposizione dalla Cantina Sociale “Vallebelbo” di Santo Stefano Belbo, sponsor ufficiale della manifestazione.
Narrativa Edita:
I premio: Benedetta Cibrario, Rossovermiglio, Universale Economica Feltrinelli, Milano, 2009.
Con quest’opera prima l’autrice intreccia una storia delicata e allo stesso tempo intensa. Essa vede protagonista una giovane donna che, nella Torino del 1928, ha la forza interiore di sottrarsi al destino che altri hanno scelto per lei per cercare la propria strada e la propria affermazione altrove. Il racconto, che intreccia vicende personali ed eventi storici relativamente vicini, appassiona il lettore e lo guida alla scoperta di sentimenti ed emozioni.
II premio : La dea bottiglia (Giovanni Ruffa a cura di), Bra (Cn), Slow Food Editore, 2008.
Questa raccolta di racconti di autori diversi, alcuni noti, altri meno conosciuti, sono interessanti perché intrecciano un discorso a più voci fatto di memorie e di riflessioni sulla tavola, sul cibo, sul vino, che trovano in questi elementi, asSaggi di cui ciascuno di noi ha fatto a suo modo esperienza, la propria unità e il senso della narrazione.
III premio : Oh com’è bella l’uva fogarina (Silvia Ceriani a cura di), Bra (Cn), Slow Food Editore, 2009.
Si tratta di una raccolta di racconti, storie di cibo e di vino, di autori vari, che – come recita il sottotitolo – narrano storie di un Bacco minore… ma solo per celia. In verità l’uva fogarina, che sembra esistere solo come refrain musicale, è un vitigno di tutto rispetto e, come tanti altri sparsi in ogni regione della nostra Italia, dovrebbe essere conosciuto e apprezzato.
Saggistica Edita
I premio : Attilio Giacosa – Mariangela Rondanelli, La verità sul vino, Castello di Grinzane, Vino e salute. Osservatorio Nazionale sul consumo consapevole del vino, 2008.
Interessante e nuovo questo lavoro che mira sviluppare in chi si accosta al vino una consapevole conoscenza dei suoi costituenti, con particolare riferimento ai principi bioattivi e alle loro peculiarità funzionali. Esso inoltre sgombra il terreno da pregiudizi e definisce la “giusta dose” in funzione di diverse variabili. Insomma un libro utile, ma anche piacevole da “assaporare”.
II premio : Francesca Negri, Il menu del vino, Trento, Curcu & Genovese, 2009.
Libro originale e interessante, fin dalla sua veste grafica, che si presenta davvero innovativo : infatti l’autrice, ribalta il metodo tradizionale della scelta del vino che generalmente segue quella dei cibi. Invece qui si pone l’accento sul vino come elemento principe del pasto e dalla scelta del vino si procede a ritroso. Tale procedimento, è evidente, non è solo questione formale, ma una vera e propria rivoluzione culturale.
Interessanti le proposte dei menù suggeriti per accompagnare i vini che l’autrice presenta.
Poesia Edita
I premio : Riccardo Zipoli – Eugenio Comencini, Versi sul vino, Savignano (Cuneo), L’Artistica Editrice, 2009.
Questo prezioso lavoro è un’antologia di versi tratti dal canzoniere di un poeta persiano, uno dei più rappresentativi, Shams od-din Mohammad Hâfez, arricchito da belle illustrazioni ispirate a miniature persiane. Molti sono i pregi di questo libro che ci accosta ad una cultura così distante, ci apre a nuovi orizzonti e ci invita, proprio attraverso il vino, a creare un’atmosfera di apertura e conciliazione verso un mondo lontano, col quale, a ben vedere, abbiamo in comune molto più di quanto si possa credere.
Poesia Inedita
I premio: Bruna Cerro, di Savona, E… cerco te
Assonanze e allitterazioni accentuano il ritmo agile di questa poesia, che canta la dolcezza dei silenzi e dei tramonti autunnali esaltati dall’arte del vino. Un garbato omaggio alla terra della Langa e ai suoi generosi frutti
II premio: Elisabetta Comastri, di Spoleto (PG), Mi inchioda al cielo un tramonto
Composizione originale nell’uso del lessico e delle immagini poetiche, che traducono incisivamente emozioni e sensazioni giocate sul contrasto inatteso del lessico.
III premio, Piergiacomo Borio, di Torino, Un turacciolo al piombo
Il tema della delusione e del suicidio è reso poeticamente attraverso immagini intense e tuttavia lievi grazie all’ironia, che non disdegna una morale conclusiva.
Narrativa Inedita
I premio: Michele Bononi, di Arenzano (GE), L’ultima vendemmia
Racconto garbato e scorrevole imperniato sul conflitto che travaglia l’animo giovanile del protagonista : proseguire la tradizione contadina della famiglia o abbracciare gli studi universitari e la vita cittadina. Il finale, secondo la tecnica narrativa dell’attesa delusa, riserva al protagonista e al lettore stesso una sorpresa inattesa.
II premio: Francesca Levo Calvi, di Savona, Una serata speciale
Delicato racconto di cui è protagonista un vagabondo, un diseredato, ma generoso e capace di condividere con gli altri suoi simili una notte di festa. Questa esperienza lo segna profondamente e il mattino seguente scoprirà di sentirsi un uomo completamente rinnovato.
III premio: Maurizio Asquini, di Novara, Racconto monferrino
Sullo sfondo del Monferrato si svolge la triste vicenda di Giovanni che, al culmine della felicità dopo lunghi giorni di disperazione, scopre l’inganno di Celeste, la giovane che credeva aver conquistato, e di Giovanni, l’amico con cui aveva condiviso momenti di spensieratezza. La vicenda ha un drammatico finale, perché in essa si coniugano tragicamente vino e sangue, amore e morte.
Saggistica Inedita
I premio: Marino Boaglio, di Pinerolo (TO) Pavese e l’emersione del mito. Lettura di La Vecchia ubriaca
Saggio condotto con competenza e cura, coerentemente argomentato e approfondito sul piano critico che, pur nella sua sinteticità, mette in luce e chiarifica la tematica affrontata, con adeguata documentazione
II premio: Mario Siri, di Carcare, (SV), Satiri e Ninfe, vino e pastori-poeti innamorati
Saggio breve, che offre un’interessante panoramica sul filone “agicolo” della letteratura greco-latina, ove il culto delle Muse è connesso con quello del dio Bacco.
III premio: Marco Pozzi, di Alessandria, L’altra versione del dio
Il saggio concentra l’interesse su una Teogonia apocrifa sulla quale la critica esprime pareri discordanti. Esso ha il merito di offrire delle vicende di Dioniso e Arianna una versione nuova e inusuale.
Narrativa Piemontese
I premio: Attilio Rossi, di Carmagnola, (TO), Fiorin e l’amor për soa vigna
Gradevole racconto, caratterizzato da accenti fortemente espressivi e giocato sull’amore per la propria terra, per la propria collina, che richiede dura fatica, ma anche fonte di gioie del cuore infinite, che il tempo – come in un eterno presente – esalta.
Poesia francese
I premio, Piero Cerati di Moncalieri (TO) À Baudelaire
La lirica è un omaggio al grande poeta francese, creatore dell’albatros e del cigno, simboli della dolente modernità, ma anche esaltatore del vino che porta «l’oro in mezzo alla vana Umanità / ed esalta / la speranza, la gioventù e la vita ; …/ ».
II premio, Sharon Desligneres, di Parigi, Les animaux vignerons
Protagonisti della composizione sono gli animali, che vorrebbero anteporre alla fatica del lavoro il piacere del vino ; ma come vignaioli si rivelano maldestri, davvero degli stomaci senza cervello. In tutto ciò possiamo certo leggere una morale per gli uomini.
Narrativa francese
I premio, Sharon Desligneres, di Parigi, L’étranger
Vivace ed originale racconto, in cui realtà e fantasia si intrecciano in modo arguto e creano un’atmosfera rarefatta, onirica : qui infatti domina la presenza del dio Bacco che, sotto sembianze umane, propaga lo spirito vitale della terra e la sua progenie.
II premio, Jean-Josè Boutaric, di Saint-Chaffrey Bon vin et saucisson
Buon vino e salame è un racconto agile e faceto, tutto giocato sulla sparizione di un salame di gran pregio, lungo più di un metro e noto col nome di “Gidrus de Nolay”. Il finale sorprende il lettore piacevolmente e lo invita a riflettere sulle misteriose dinamiche familiari.
La consegna dei premi è stata preceduta dalla presentazione del volume Cesare Pavese Sessanta – Nuovi studi comparativi e “ritorni”, decima rassegna di saggi internazionali di critica pavesiana, edita del CEPAM, nell’ambito dell’ “Osservatorio Permanente sugli studi Pavesiani nel Mondo”.
Ha fatto da cornice alla manifestazione la VII collettiva d’arte “Dioniso a zonzo tra vigne e cantine”, cui hanno partecipato 52 fra pittori, scultori, ceramisti e fotografi italiani e stranieri.