Almeno 250 imprenditori agricoli astigiani prenderanno parte all’Assemblea nazionale Coldiretti a Roma. Con 5 pullman partiranno da Asti la sera di mercoledì 6 luglio, per trovarsi alla mattina di giovedì al Palalottomatica di Roma Eur. Si uniranno ai colleghi del resto d’Italia, in tutto almeno 15 mila presenze, per assistere alla relazione del presidente nazionale Coldiretti, Sergio Marini.
L’appuntamento è particolarmente atteso, si discuterà delle strategie per valorizzare l’agricoltura e il modello agroalimentare italiano nel mondo dove ha conquistato primati nella qualità, tipicità e nella salubrità.
Al centro dei lavori c’è il “Made in Italy alimentare quale leva competitiva in Italia e nel mondo”, per evidenziarne il contributo che può offrire all’economia, all’occupazione e alla sicurezza alimentare dei cittadini, dopo le recenti emergenze.
Un patrimonio del Paese che va difeso dalla concorrenza sleale che mette a rischio la sopravvivenza del sistema agricolo nazionale, la cui importanza è confermata dalle speculazioni sul cibo che hanno generato le recenti tensioni internazionali.
“L’Assemblea di giovedì prossimo – afferma il presidente provinciale Coldiretti, Maurizio Soave – si tiene in un momento delicato per la nostra agricoltura, ma anche dopo la conferma che il nostro grande progetto di “Una filiera agricola tutta italiana” si basava su fatti concreti, come l’etichettatura obbligatoria e la difesa del Made in Italy da speculatori senza scrupoli”.
All’Assemblea sono invitati i maggiori esponenti del mondo accademico, rappresentanti istituzionali, responsabili delle forze sociali, economiche, sindacali e politiche nazionali ed estere. Sono previsti gli interventi del cardinale Angelo Bagnasco presidente della Conferenza Episcopale Italiana, di Gianni Alemanno sindaco di Roma, del Ministro dell’Economia Giulio Tremonti, del Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, del Ministro della Salute Ferruccio Fazio, del Ministro delle Politiche Agricole Saverio Romano e di Enrico Letta vicesegretario del PD.
“Per Coldiretti – rileva Antonio Ciotta, direttore provinciale Coldiretti – è uno sforzo organizzativo di rilievo che affrontiamo con la consapevolezza di avere la responsabilità del destino di un milione e 600mila associati”.