Bilancio positivo del Piemonte per l’annata vitivinicola 2024

L’annata vitivinicola 2024 è stata caratterizzata in Piemonte da un clima caldo-umido che ha interrotto il trend siccitoso degli ultimi anni. L’andamento anomalo ha imposto sfide significative ai viticoltori piemontesi, con una variabilità estrema dei risultati legata alla posizione dei vigneti e all’efficacia della difesa antiparassitaria, messa a dura prova dalle piogge persistenti, che hanno comunque sanato la precedente carenza idrica.

Nonostante il lavoro intenso e le difficoltà, il bilancio resta positivo: le uve offrono vini in linea con le tendenze di mercato verso una riduzione del tenore alcolico. Si stima siano oltre 2,25 i milioni gli ettolitri prodotti (+ 5%) contro i 2,06 milioni del 2023.

Il Piemonte si conferma la seconda regione a livello nazionale per  fatturato con un giro d’affari per il comparto vinicolo a quota 1.248 milioni di euro. Sul fronte export, crescono i rossi Dop piemontesi di circa l’1% a valore (a fronte di un +4,4% a volume), trainati da un forte recupero del Canada (+49%) e da importanti crescite in Svezia (+14%), Giappone e Stati Uniti (+10% entrambi).

Questa in sintesi l’analisi fatta da enologi, agronomi e giornalisti di settore in L’Annata Vitivinicola in Piemonte 2024, l’annuale pubblicazione curata da Vignaioli Piemontesi e Regione Piemonte in cui si analizzano dati tecnici e valutazioni sulla vendemmia appena passata e sull’andamento economico generale del comparto vitivinicolo. Un lavoro che Vignaioli Piemontesi porta avanti da più di trent’anni, dal 1992, raccogliendo minuziosamente i dati regionali di maturazione delle uve e dell’andamento climatico in varie zone vitivinicole del Piemonte e svolgendo un’attività di coordinamento di tutti i tecnici viticoli e agronomi presenti sul territorio. La pubblicazione è stata presentata nel Castello di Grinzane Cavour.

I DATI DELLA VENDEMMIA 2024

La raccolta delle uve è tornata a essere nella norma, tra settembre e ottobre. Tra i vigneti del Piemonte, si stima che la produzione di vino abbia avuto un incremento del 5% rispetto all’anno prima attestandosi a oltre 2,25 milioni di ettolitri. In Italia la produzione 2024 è stimata a circa 41 milioni di ettolitri (+7% rispetto all’anno prima).

Sulla base delle analisi e valutazioni condotte regolarmente dal servizio tecnico di Vignaioli Piemontesi, l’annata può essere valutata complessivamente come più che discreta. I tecnici assegnano le «otto stelle e mezzo» al Sauvignon Blanc; le «otto stelle» a Brachetto, Pelaverga, Ruché, Chardonnay. Sette stelle e mezzo a Cortese, Erbaluce, Favorita, Moscato, Barbera, Freisa, Nebbiolo, Vespolina, Pinot Nero. Sette stelle a Arneis, Timorasso, Nascetta, Grignolino e Sei e mezzo al Dolcetto. «Il carattere più apprezzabile del 2024 – sostengono i tecnici – potrebbe essere quello delle ‘ridimensionate’ potenze alcoliche anche più in sintonia con le nuove richieste di mercato».

Il dato definitivo sugli ettari vitati sarà disponibile al termine delle dichiarazioni di vendemmia, ma si stima siano 44471 ettari vitati in Piemonte, in lieve aumento rispetto allo scorso anno quando, per la prima volta dal 2017, hanno registrato una flessione, passando da 45.823 ettari del 2022 a 44.285.

Analizzando l’andamento degli ultimi dieci anni (2013-2022), il vigneto piemontese ha mostrato una situazione complessivamente stabile, con una crescita progressiva fino al 2022. Nel 2013, la superficie vitata era di 44.169 ettari, scesa nel 2014 a 43.893 e nel 2015 a 43.553, per poi stabilizzarsi a 43.500 nel 2016. Dal 2017 è iniziato un trend di ripresa: 44.202 ettari nel 2017, 44.449 nel 2018, 44.677 nel 2019, 44.737 nel 2020, fino a raggiungere i 45.420 ettari nel 2021. Il 2022 ha segnato un ulteriore incremento a 45.823 ettari, recuperando ampiamente la superficie vitata persa nel passato e segnando un netto miglioramento rispetto ai livelli del 2013.

La produzione stimata di vini a denominazione di origine è di 2,10 milioni di ettolitri. Ci sono 60 denominazioni con 19 Docg e 41 Doc che coprono circa l’83% della produzione regionale; quasi tutta di vitigni autoctoni storici.

Secondo gli ultimi dati della Regione Piemonte, il valore della produzione piemontese è di 1.248 milioni di euro su un totale di euro 9.084 milioni. Il Piemonte si conferma come seconda regione a livello nazionale per impatto di fatturato.

Un export che interessa circa il 60% del vino prodotto in Piemonte, di cui il 70% nei paesi comunitari e il 30% nei paesi extra Ue.

Il 33% della produzione vitivinicola in Piemonte arriva dal mondo della cooperazione: 33 cantine cooperative piemontesi sono associate e rappresentate da Vignaioli Piemontesi con circa 6.000 soci.

Sono quasi 19 milioni di euro le risorse assegnate dalla Regione Piemonte nell’annualità 2024/2025 alla misura promozione sui mercati dei Paesi terzi dell’OCM Vino per l’internazionalizzazione e l’export delle aziende vitivinicole piemontesi, così ripartite: 7,5 milioni di euro per la misura promozione dei vini sui mercati dei Paesi terzi; 7,6 milioni di euro per la misura ristrutturazione e riconversione dei vigneti; 3,7 milioni di euro per la misura Investimenti.

Sono 3 milioni di euro le risorse assegnate dalla Regione Piemonte per il biennio di transizione 2024 – 2025 a favore della sottomisura 3.2 PSR 2014/2020, a sostegno delle attività di informazione e promozione, svolte da associazioni di produttori nel mercato interno alla UE per la valorizzazione delle produzioni piemontesi rientranti nei regimi di qualità.

Sono 6 milioni di euro le risorse assegnate dalla Regione Piemonte per il 2025 a favore del primo bando dell’Intervento SRG10 promozione dei prodotti di qualità CSR 2023/2027, a sostegno delle attività di valorizzazione delle produzioni piemontesi rientranti nei regimi di qualità svolte dalle associazioni di produttori nel mercato interno alla UE.

La pubblicazione è anche scaricabile gratuitamente online andando sul sito www.vignaioli.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *