Tra Langhe e Monferrato, tra vigneti e borghi storici, a due passi dal centro termale di Acqui Terme, Casa di Cura Villa Igea rappresenta dal 1950 un’opportunità di salute per il cittadino ed il territorio.
Lo scorso 25 settembre sono stati festeggiati i sessant’anni della Casa di cura Villa Igea. Davanti ad un folto pubblico, il coordinatore,dott. Giandomenico Bocchiotti, ne ha raccontato la storia e delineato il futuro della struttura che impiegata duecento persone.
La struttura, completamente rinnovata ed ampliata nel 2006, offre al paziente e ai suoi familiari la possibilità di usufruire di cure di alta specializzazione in un clima di serenità e tranquillità che coniuga tecnologia e confort con la passione e l’attenzione per i bisogni delle persone.
La Casa di Cura Villa Igea è una struttura sanitaria privata definitivamente accreditata (DGR 05/08/2002 n. 127-6959 e DGR 06/04/2009 n. 11159); dispone di 80 posti letto distribuiti in 51 camere di degenza a uno o due posti letto dotate di bagno in camera, televisore, connessione a internet, poltrona per accompagnatore. Si sviluppa su 4 piani dove sono dislocati i reparti di degenza di medicina generale, RRF 1° e 2° livello, chirurgia e ortopedia e le 3 sale operatorie. Nel 2006 vengono completati i lavori di ampliamento della struttura che garantiscono camere di degenza, ambulatori, sale operatori e ambienti luminosi, spaziosi e dotati di ogni confort. Nel 2009 Casa di Cura Villa Igea ottiene un nuovo accreditamento regionale e apre la specialità di RRF di 1° livello.
Eloquenti le riflessioni dell’amministratore delegato Emilio Rapetti: «Si tratta di un’azienda che non ha mai distribuito utili ed ha sempre reinvestito nel personale, nelle strutture, nel lavoro e nella tecnologia. Un’azienda con un personale che si aggiorna, che lavora con il cuore e non soltanto con l’orario».
La massima espressione di Villa Igea, la ‘direttrice’, la dottoressa Ermenegilda Blengio, co-fondatrice,emozionata, ha ringraziato i suoi collaboratori, con un cenno particolare al dott.Giovanni Poggio, una colonna per Villa Igea.
Il direttore sanitario dott. Nicola Ivaldo, dopo aver descritto, con l’aiuto di immagini,la potenzialità e le numerose specialità(chirurgia generale, radiologia, ecografia, medicina generale che si avvale del servizio di cardiologia, ortopedia) ha nominato i primari che le dirigono ed ha ricordato la “squadra” di segretarie, di infermieri e degli organizzatori delle sale.
Il dott. Sergio Rigardo, primario del reparto di recupero e riabilitazione funzionale di 1º e 2º livello, ha paralato di una riabilitazione «basata sul risultato», con pazienti serviti da una varietà di professionisti.
Per il sottosegretario agli Interni, Michelino Davico, Villa Igea è una struttura in cui «è coniugata efficienza con umanità».
L’assessore provinciale Gianfranco Comaschi ha rimarcato come la struttura acquese sia «una grande realtà della città, della provincia e della regione, che porta avanti sempre nuovi progetti». Al tavolo dei relatori anche il dot. Fabrizio Panaro, specialista in chirurgia e trapianti del fegato, che lavora a Montpellier.
Del Servizio di prevenzione e protezione ne ha parlato l’ingegner Tornato; del rapporto infermiere-paziente ne ha trattato E. Minelli e E. Diotti. Dopo il coffeee break, la parola è andata al presidente di Confindustria Alessandria, Avv. Bruno Lulani («l’iniziativa privata per il servizio pubblico» al direttore sanitario dell’Asl.AL, dottor Gianfranco Ghiazza, al consigliere regionale Riccardo Molinari, alla dott.ssa Letizia Baracchi, presidente dell’Assasi (Associazione delle Strutture Sanitarie Socio Assistenziali Indipendenti).
A conclusione della giornata, la dott.ssa Blengio ha premiato le infermiere che hanno prestato servizio per oltre 30 anni: Irma Piovano, Natalina Lanero ed Elsa Pera (ora in pensione) e Luigina Sutti e Adonella Sorri ancora in servizio ed un premio speciale è stato assegnato al prof. Carlo Grandis, chirurgo della mano, per i suoi quasi 30 anni di collaborazione, il medico da più anni a Villa Igea.