A Monastero Bormida le mascherine “fatte in casa”

A Monastero Bormida, vista l’impossibilità di offrire le mascherine anti Coronavirus necessarie al migliaio di abitanti del Comune, si è pensato di produrle in proprio affidandosi alla cooperazione delle tante associazioni di volontariato le cui file si sono ampliate con l’arrivo di tanti nuovi collaboratori. Con Pro loco in testa, che ha messo a disposizione i propri fondi, è stata acquistata la stoffa necessaria; la merceria di Paola Danielli ha offerto il filo e gli elastici per realizzarle e dalla Parrocchia sono arrivati i sacchetti trasparenti per confezionarle. A cornice del tutto Flavia Adorno, Ancika Arsova, Giancarla Balocco, Angela Barbero, Pierangela Barisone, Daniela Braschler, Angela Cagno, Silvana Calissano, Maria Rosa Canaparo, Anna Ciriotti, Mariuccia Ghidone, Pinuccia Ghidone, Betty Iduozee, Renza Lazzarino, Rosanna Marconi, Bruna Medicini, Patrizia Morino, Patrizia Panaro, Marina Rizzolio, Luciana Scarrone, Anna Susenna, Maria Carla Traversa, Alma Turku. esperte nell’uso antico della macchina da cucire, si sono offerte a svolgere il lavoro.

Tutta l’operazione, informa il sindaco Luigi Gallareto, è stata coordinata da Patrizia Morino, che ha tagliato la stoffa e tenuto i contatti con le sarte alle quali è stato inviato un “video tutorial” con spiegata la prassi di lavoro. Quindi è stato distribuito il materiale necessario al confezionamento a lotti di 20 per volta che ha permesso nel volgere di due giornate di realizzare 820 mascherine. Queste, sommate a quelle già a disposizione, sono risultate sufficienti per tutta la popolazione permettendo anche di tenerne qualcuna di scorta per gli imprevisti nonostante tutte possano essere lavate in acqua bollente, stirate e riutilizzate più volte. Ai componenti dell’amministrazione è toccato il compito di distribuirle alla popolazione lasciandole nelle cassette delle lettere per evitare al massimo i contatti fisici.

È stata una bella prova, – chiosa ancora il sindaco – perché si è dimostrato che tutti siamo utili e che in momenti drammatici come questi, oltre ad obbedire alle prescrizioni dobbiamo anche rimboccarci le maniche.” (Domenico Bussi)