“Nessun taglio ai servizi socio-assistenziali: la Regione ha messo a bilancio ulteriori 110 milioni di euro. In un momento storico di grave crisi la Regione ha voluto dare un segnale forte sull’attenzione alle fasce più deboli, uno sforzo importanti per le casse regionali. Ora chiediamo ai comuni un impegno più profondo per garantire ai consorzi i margini operativi per non far calare il livello dei servizi erogati”. Ad annunciarlo è il consigliere regionale Marco Botta.
“L’amministrazione regionale ha fatto della lotta agli sprechi e della razionalizzazione della spesa le linee guida del proprio operato. Anche nel campo dell’assistenza occorre avere la certezza della destinazione dei fondi, smascherando quei casi di finti indigenti o portatori di handicap e più in generale riprogrammare la spesa. Fanno sorridere le dichiarazioni delle sinistre, che ci accusano di aver messo in ginocchio questo settore.” – prosegue Marco Botta – “Da parte nostra c’è stato un impegno importante, con la pressante richiesta per il reperimento di risorse. L’assessore alla Sanità, Paolo Monferino, ci ha ascoltati ed ha reperito a bilancio i fondi necessari. Ora quello che ci interessa è verificare che i fondi, faticosamente sottratti ad altri capitoli di spesa, siano effettivamente spesi per il bene dei cittadini. Vogliamo essere sicuri che ogni euro sborsato dalla Regione finisca a chi ne ha bisogno e che non venga assorbito da carrozzoni mangia-risorse, che erogano poco, spendono molto per inutili strutture e spese di rappresentanza e mantengono personale superfluo”.
In un momento di difficoltà economica come questo l’efficienza delle strutture, specie quelle socio-sanitarie, è indispensabile. Fare economie sulle spese delle strutture consente un risparmio irrinunciabile. La Regione ha dato prova di sensibilità e di disponibilità ad accogliere le istanze del territorio, ora occorre che da parte dei Comuni e dei Consorzi socio-assistenziali ci sia la medesima consapevolezza. “Solo con la collaborazione tra istituzioni è possibile superare il momento di difficoltà economica del Paese.” – conclude il consigliere regionale alessandrino – “L’impegno al sostegno dei meno fortunati è imperativo, così come lo è il risparmio per casse pubbliche.
L’unica soluzione possibile è quella assunta dalla Regione: ridurre i costi della burocrazia. Il comparto sanitario e socio-assistenziale costituisce l’80% del bilancio regionale, con una crescita del 15% negli ultimi 15 anni, è quindi il capitolo di spesa più importante e quello più delicato sul quale intervenire”. “Con la riforma sanitaria, approvata dal Consiglio regionale, si vuole dare un nuovo assetto al sistema sanitario regionale, in maniera da eliminare quegli sprechi che caratterizzano le strutture. In questo modo si potranno investire i fondi risparmiati per le eccellenze mediche. Un ringraziamento va ai volontari che si adoperano quotidianamente nel campo dell’assistenza, prestando la propria opera a titolo gratuito. Il loro ruolo è importantissimo per questo settore, ancor di più oggi che la crisi economica ha impattato sulla popolazione.”