Ufficializzato il prezzo delle nocciole Piemonte

E’ stato finalmente ufficializzato il prezzo delle nocciole Piemonte relativo all’annata 2024. Il nuovo listino è stato comunicato nella giornata del 3 ottobre, presso la Camera di Commercio Alessandria – Asti, dall’apposita commissione per la rilevazione del prezzo, di cui fa parte anche Asti Agricoltura rappresentata da Enrico Masenga, coordinatore del settore tecnico e Cristina Bello, presidente della sezione corilicola.

Le quotazioni della Tonda e Gentile relative all’annata 2024 che sono le seguenti:

– Tonda e Gentile Trilobata: 10,10 euro al punto resa

– Nocciola Piemonte IGP: 10,80 euro al punto resa

Si tratta della prima rilevazione emessa su tutto il territorio regionale ed è moderatamente in crescita rispetto alla prima battitura del prezzo comunicato in occasione della Fiera della Nocciola di Castagnole Lanze dello scorso 26 agosto, durante la quale era stata solamente data un’indicazione di prezzo che variava dai 320 ai 420 euro al quintale. La produzione della nocciola Tonda e Gentile quest’anno ha subito una brusca frenata, a causa in primis della siccità riscontrata nei due anni precedenti e dell’insorgenza di malattie causate da insetti patogeni come la cimice asiatica e da funghi come il mal dello stacco (una malattia fungina che colpisce prevalentemente in condizioni di elevata umidità, approfittando di lesioni della corteccia per attecchire, ndr).

“Possiamo ritenerci soddisfatti della quotazione emessa – afferma Enrico Masenga, “considerata la siccità degli anni precedenti che ha condizionato notevolmente la produzione di quest’annata. Il mercato sta riconoscendo il valore della nocciola del Piemonte la cui quotazione è aumentata in modo considerevole rispetto alle altre tipologie di nocciole italiane”. “In particolare per quanto riguarda la nocciola Igp Piemonte – gli fa eco Cristina Bello – siamo riusciti a giungere ad un prezzo superiore di 0,70 euro al punto resa rispetto alla varietà normale, mentre negli scorsi anni la differenza di prezzo era di soli 0,30 al punto resa. Questa è la dimostrazione di come i mercati siano sempre più alla ricerca anche della varietà Igp”.

“Queste quotazioni rappresentano sicuramente una boccata di ossigeno per le nostre aziende in quanto contribuiscono a sopperire alla scarsità di produzione riscontrata quest’anno. Auspichiamo che questi prezzi rimangano invariati nel corso dei prossimi mesi”, afferma il direttore della Confagricoltura di Asti Mariagrazia Baravalle. “Invochiamo un ulteriore sostegno da parte delle istituzioni affinché venga tutelato maggiormente questo comparto ormai diffuso capillarmente su tutto il territorio e di un prodotto che suscita ancora parecchio interesse da parte dell’industria dolciaria”.

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