E’ stato fissato per giovedì 11 novembre, alle ore 10, l’incontro a Roma, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, sulla vertenza Ferrania, cui prenderanno parte Regione, Provincia di Savona, Comune di Cairo, azienda, sindacati e Unione Industriali.
Da parte dei sindacati si registra un cambiamento di rotta in merito al progetto della centrale a biomasse, come chiarisce Fulvio Berruti della Filctem Cgil: “Abbiamo sempre sostenuto il progetto in quanto rientrava tra i filoni industriali di sviluppo per il sito cairese. Ma ora che il piano d’impresa di fatto è saltato e considerato il comportamento dell’azienda pensiamo che se la centrale a biomasse divide il fronte con gli enti locali ed il territorio nella battaglia per il rilancio di Ferrania allora è meglio accantonarlo, o quanto meno avere il chiarimento dovuto sull’intervento industriale rivendicato dall’azienda, della quale però non ci fidiamo più”.
Berruti si dichiara d’accordo con il presidente della Provincia di Savona per quanto riguarda le infrastrutturazioni richieste per lo stabilimento, come il Ponte sulla Volta ed il raccordo ferroviario: “Se l’azienda non rispetta gli accordi non può pretendere dagli enti locali e dal territorio gli interventi e le opere che richiede” evidenzia Berruti.
Martedì 2 novembre, alle ore 15, la Rsu sindacale di Ferrania terrà un incontro per decidere nuove iniziative sindacali. Ma viene confermato lo stato di agitazione dei lavoratori.