Una mostra di foto in bianco e nero per raccontare 50 anni di storia locale

 

E’ un tuffo nel passato, amarcord di una gioventù serena e spensierata, ricordi di un’età quando crisi, spread e “derivati tossici” erano termini sconosciuti. Un passato neppure troppo lontano; 40-45 anni fa che, adesso, paiono anni luce. Erano gli anni ’60-’70 quando gli italiani scoprivano l’automobile e le gite al mare, al cinema ci si perdeva sognando “La dolce vita”, nelle case entrava la lavatrice e l’offerta di lavoro era superiore alla richiesta. Uno spaccato del Novecento che Canelli, da qualche settimana, rivive sotto una particolare angolatura: la musica, le canzoni, la radio e il mondo dello spettacolo ripercorse attraverso una carrellata di personaggi, volti e avvenimenti catturati dalla macchina fotografica. Curatore di questo singolare percorso a ritroso nel tempo è Gianfranco Campopiano, più conosciuto con lo pseudonimo “Franco Denny”, storica voce di Radio Canelli.

Nelle due bacheche appoggiate sul retro del chiosco Caffè Tiramisù che guardano il controviale pedonale di piazza Cavour il dj espone fotografie, rigorosamente in bianco e nero, pescate dal suo ricco archivio. Cinquant’anni di storia raccontati con i personaggi dello spettacolo, ma anche dei gruppi musicali locali del tempo, che hanno animato la vita sociale e di aggregazione della città. La prima uscita è coincisa con un omaggio a Carlo Quaglia, compagno di tante gag anch’esso “voce” della radio, recentemente scomparso. In una fotografia Quaglia è alla consolle, con cuffie e microfono, mentre in una seconda interpreta il famoso “Dante”, contadino un po’ rozzo e burlone che fu, per anni, uno degli appuntamenti fissi più seguiti a Radio Canelli.

Non poteva mancare il circolo degli Amici della Musica, fondato dallo stesso Campopiano, e la band “La greffa” di cui il disk jockey fu componente e uno dei maggiori sostenitori. Ci sono, poi, le fotografie che ritraggono un giovanissimo Gianni Morandi che, in compagnia di un altrettanto giovane Denny, fa visita agli Amici della Musica. Presenza importante quella di Cino Tortorella, il Mago Zurlì dello Zecchino d’Oro che, a cavallo degli anni 60-70, condusse proprio da Canelli tre edizioni di un’apprezzata selezione. Contorniato da molti bambini, alcuni di questi oggi già nonni, che si son o riconosciuti negli abiti di scena.

Carrellata anche per Jonny Dorelli che si esibisce sul palco del “Gazebo” e premiato da Lorenzo Vallarino Gancia. «Racconto la mia vita nel mondo della musica – spiega Franco “Denny” Campopiano -, passione che coltivo da sempre, che coincide con la vita della città alla quale sono indissolubilmente legato. Erano anni diversi, molto diversi da quelli odierni: c’era maggior serenità, più certezze soprattutto economiche, una voglia irrefrenabile di stare insieme, di divertirsi in modo semplice e schietto.

Riuscivamo ad organizzare eventi senza troppe difficoltà, senza la burocrazia che oggi ci attanaglia». La sua particolarissima mostra piace, tanto che molti dei giovani di allora hanno chiesto copia delle fotografie. «Le due bacheche sono un punto di sosta simpatico per i canellesi: il gioco a riconoscerli, e riconoscersi, è un diversivo che fa scattare ironia e, anche, qualche lacrima» chiosa Franco Denny.

 

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