L’assemblea provinciale della Confederazione italiana agricoltori, riunita al completo nella ex sala consiliare del Municipio di Asti, sabato 26 febbraio, è stata il testimonial “fuori ordinanza” della firma che il sindaco di Asti, on. Giorgio Galvagno, ha apposto in calce alla “Carta di Matera”, il documento che la Cia ha elaborato lo scorso anno nel capoluogo lucano per promuovere l’agricoltura del futuro e valorizzarne ruolo, funzioni, uomini e prodotti e di cui sta chiedendo ai sindaci di tutta Italia sottoscrizione ed impegno.
Una cerimonia semplice e senza retorica, che ha visto la presenza delle massime autorità del territorio (oltre al sindaco Galvagno, il presidente della Provincia, on. Maria Teresa Armosino, l’on. Massimo Fiorio, l’assessore regionale Giovanna Quaglia, i consiglieri regionali Angela Motta e Rosanna Valle, l’assessore provinciale Fulvio Brusa, il presidente della Camera di Commercio, Mario Sacco e numerosi presidenti delle Unioni collinari astigiane) e del presidente regionale della Cia, Roberto Ercole.
I principi della Carta di Matera sono stati illustrati, dopo l’introduzione di Dino Scanavino, presidente provinciale e vicepresidente nazionale dell’organizzazione agricola (affiancato per l’occasione dal giovane vicepresidente provinciale, Alessandro Durando), dal coordinatore nazionale della Giunta confederale, Alberto Giombetti.
La “Carta” è, in sintesi, un manifesto in cui sono elencati alcuni principi irrinunciabili per la salvaguardia e la valorizzazione del mondo agricolo: stimolare le istituzioni ad una maggiore attenzione verso il settore primario, agevolare l’insediamento dei giovani, salvaguardare il terreno agricolo dalle più diverse aggressioni, migliorare i servizi socioeconomici sul territorio, promuovere il corretto rapporto cibo-territorio ed infine stringere un patto con la società ed i cittadini per la tutela del mondo rurale sia sotto l’aspetto produttivo, sia sotto quello ambientale e paesaggistico.
Pur con diverse sfaccettature e non senza qualche spunto critico, unanime è stata l’adesione degli esponenti delle autonomie locali (Galvagno, Motta, Armosino, Sacco, Fiorio, Quaglia) mentre da Alessandro Durando è venuta una richiesta di attenzione per favorire il ricambio generazionale nelle aziende. Come sempre spumeggiante l’intervento del sindaco di Asti che, prima di firmare la “Carta”, ha annunciato l’imminente assegnazione in Giunta di una specifica delega all’agricoltura e l’organizzazione, per il prossimo autunno, di una Fiera del Tartufo decisamente più agricola e scintillante del passato.
In chiusura, l’Assemblea della Cia, tornata in seduta ordinaria, ha ascoltato e approvato il documento letto dal responsabile provinciale dei pensionati Cia, Valter Patelli, che ha annunciato due settimane di mobilitazione dell’Anp per chiedere al Governo pensioni più eque, minore pressione fiscale e migliori servizi sociosanitari diffusi sul territorio. (a cura di Paolo Monticone)