Accordo sui prezzi del Moscato

Più in anticipo del previsto, mercoledì 26 agosto, è iniziata la vendemmia dell’uva Moscato che si dimostra di ottima qualità.

A poche ore dall’inizio della vendemmia, il mondo del Moscato ha faticosamente raggiunto l’accordo regionale sui prezzi, anche grazie alla mediazione dell’assessore all’Agricoltura Mino Taricco, che insieme della Commissione Paritetica Interprofessionale (Paolo Ricagno, presidente del Consorzio; i rappresentanti della parte agricola, Giovanni Satragno presidente; della parte industriale e delle categorie professionali), martedì 25 agosto, ad Isola d’Asti, nella sede operativa del Consorzio per la Tutela dell’Asti, all’ennesimo incontro, dopo sette ore di trattativa finale, ha firmato l’accordo regionale quadriennale per il Moscato. Le parti hanno concordato un prezzo delle uve pari a 9,65 euro al miriagrammo (10 chili) di Moscato riconosciuto alle aziende agricole produttrici (nel 2008 era fissato a 9,95 euro/miria) atta a diventare Asti docg e Moscato d’Asti docg. La resa/ettaro rimane invariata a 95 qli/ha di uva sia per l’Asti docg che per il Moscato d’Asti tappo raso. Un ettaro di Moscato vale dunque 9.167 euro, 285 euro in meno dell’anno scorso. La quota di contribuzione destinata al programma pluriennale di valorizzazione e di rilancio dell’Asti è stata ridotta a 0,45 euro/miriagrammo (era 0,51 nel 2008). Le parti hanno inoltre concordato una forma di tutela minima su prezzi e rese per il prossimo anno, pari a un minimo di 85 qli/ettaro per la resa e di 9,55 euro/miriagrammo per il prezzo.

Il mondo dell’Asti docg – ha affermato Paolo Ricagno – dimostra così di porsi in modo compatto e univoco. Si dichiara pronto a ripartire in grande stile e a fare onore ad una vendemmia che sarà ottima: le uve sono sane, il contenuto zuccherino è alto e l’acidità è più che buona!”

Giovanni Satragno, della Produttori, non ha nascosto la sua insoddisfazione: “Dei dieci contratti che ho firmato, questo è stato il più deludente. Per l’eccessiva speculazione operata dalle case vinicole, anche su importi economici di scarsa rilevanza… Nelle trattative hanno giocato più i condizionamenti della crisi economica generale e l’andamento di altri mercati, che gli indicatori provenienti dal settore specifico dell’Asti… Considerata la buona produttività del vigneto nella presente vendemmia, c’è di positivo che il reddito per il viticoltore dovrebbe comunque salire da 9.500 euro del 2008 a 9.700… Altro fatto positivo è la garanzia minima prevista per la prossima campagna, gli industriali si sono infatti impegnati ad un ritiro delle uve docg perlomeno per 85 quintali / ettaro, ad un prezzo di almeno 9,55 euro”.

Per Dino Scanavino, presidente provinciale della Cia: “Se teniamo conto delle difficoltà economiche generali e della crisi tuttora assai ‘vigorosa’ avrebbe potuto andare decisamente peggio, e quindi l’accordo sui prezzi del Moscato deve ritenersi buono”.

 

 

A Vinchio-Vaglio, Festa del Vino e 50° della cantina

 

Alla cantina di Vinchio – Vaglio Serra, dal 28 al 30 agosto, si è svolta la 16ª Festa del Vino e il Cinquantenario della Cantina. Il ricco programma, è culminato, domenica 30 agosto, con l’inaugurazione della nuova linea di imbottigliamento, la presentazione della bottiglia celebrativa del ‘Cinquantesimo’ e il grande pranzo dei 50 anni.

Fecce e vinacce utilizzabili per energia alternativa

Venerdì 11 settembre, è stato emanato il Decreto Ministeriale che approva il piano operativo predisposto dalla Regione Piemonte per regolamentare i sottoprodotti della vinificazione (fecce, vinacce) ad usi alternativi alla distillazione obbligatoria, ovvero ad usi agronomici, come ammendanti, e a produzione di energia da fonti rinnovabili.

Il Decreto è immediatamente operativo, per cui le nuove norme sono applicabili sin dalla corrente vendemmia.

Le procedure burocratiche a carico dell’azienda – nota l’assessore regionale Mino taricco – sono state molto semplificate: la richiesta di autorizzazione potrà infatti essere sostituita da una semplice comunicazione. Le nuove norme sono operative, sin da questa vendemmia”.

 

Vendemmiatori in regola e annata eccellente

 

Le centinaia di ‘vendemmiatori volanti’ che, in questo periodo, si sono riversate a Canelli, come del resto in passato, sembrano essere scivolate via in maniera più soffice ed indolore.

Il merito viene equamente distribuito tra i ‘Buoni vendemmia’, alle tre o quattro cooperative che hanno collaborato alla regolarizzazione delle pratiche, ma anche alle norme di pulizia degli infestanti e del verde invasivo e delle multe (250 euro) fortemente volute dal Sindaco Gabusi contro i campeggiatori abusivi.

Si può tranquillamente dire che i più sono a posto – ci dicono alcuni molto bene informati – e che la forma del capolarato è praticamente silente. Forse qualche viticoltore furbetto esiste ancora, ma…”

L’annata 2009 si presenta sicuramente come una delle migliori degli ultimi anni, sia in termini qualitativi che quantitativi. Le uve risultano sane e di ottima gradazione. I rilievi analitici e le curve di maturazione, evidenziano una situazione positiva, con punte di eccellenza.

I Brachetti e i Moscati fanno registrare elevate gradazioni zuccherine, intensità di profumi e caratteri di finezza di gran lunga superiori agli anni precedenti. Anche per le Barbere, le curve di maturazione rilevano dati confortanti e situazioni di maturazione anticipata, in particolare dove sono state applicate tecniche colturali appropriate.