Maria Teresa Montanaro, 52 anni, canellese, da 26 in carrozzina, è fortemente impegnata nel rivendicare il diritto a vivere con dignità. Ama riflettere e raccontarsi: «Noi disabili vogliamo esistere e vivere a misura di persona. Noi non chiediamo di essere spinti, in quanto siamo capaci di spingerci da soli, anche se troppo spesso, per riuscire ad avere un posteggio, siamo costretti a combattere con i vasi di fiori o con i bidoni della spazzatura. Da parte nostra, con tutti i nostri limiti, dobbiamo guadagnarci rispetto ed essere trattati come persone».
«“Lei è sempre là, poggiata sulle sue ruote, pazientemente aspetta me, fedele compagna di vita”. Anno 1986. Ero una delle tante, con le sue gioie e qualche patimento, con i suoi miti, i sogni, le illusioni e certi ideali, con molte speranze e qualche paura, con le sue certezze e le esitazioni…»
«Quando a venticinque anni, dopo avere passato mesi interi immobilizzata, una persona si ritrova a muovere anche solo le mani, pensa che la sua vita può tornare a dare tutto, pensa che sì, in effetti, può essere ad una seconda svolta della propria esistenza e che bisogna prenderla al volo, senza farsela sfuggire! Cercare, non importa cosa, basta non essere mai sazi, non arrendersi. Questo conta!
L’incidente mi ha fatto capire che la vita è fatta di ostacoli continui, di percorsi spesso a senso unico e di traguardi che possono essere raggiunti, a patto di mettere tutto se stessi ed anche qualcosa di più! Lottare e non arrendersi a vivere, eludendo il ‘nonostante tutto’. Con determinazione e coraggio nessun obiettivo è impossibile da raggiungere. La disabilità fa paura. E, di conseguenza, si tende ad ignorare tutti quelli che sono i problemi di chi la vive in prima persona».
«“Non guardare mai un disabile come un poveretto: la pietà lo offende! Valuta quello che c’è dentro al suo corpo: non fermarti alla facciata!” Non siamo solo in vita, grazie al cielo, ma dentro la vita! Partecipe, impegnato pur nella sua immobilità, il disabile, se ne rispettiamo i diritti, può essere una risorsa per la società, non un peso. Il senso della vita è viverla, occasione unica e irripetibile, comunque essa sia! Penso che talvolta i veri limiti esistano in chi ci guarda! Non abbassate lo sguardo, ogni domani è una sequenza di nuovi giorni. Tutto può accadere, non solo dolore. Un raggio nel cuore, a tutti noi… spetta!
Sono un essere a due braccia e quattro ruote, due occhi e un cuore. La vita è un dono e che dono: meravigliosa ‘malattia inguaribile’!»
«In questi giorni, con la generale ristrettezza economica, corro il rischio di perdere i 1500 euro al mese per la vita indipendente. In questo caso finirò in una Casa di riposo, cui lo Stato pagherà un prezzo tre volte più alto di quello attuale».
Ed ecco un formidabile spaccato di vita di Maria Teresa Montanaro che, oltre ad essere molto attiva nel volontariato, in particolare nella Croce Rossa di Canelli, nel 2012 ha vinto, in Italia, ben 11 premi letterari.
«Ho trovato il modo, scrivendo, di esprimere semplicemente le mie emozioni ed i miei sentimenti, sapendo che non è facile rendere poetico il ‘vissuto’ casalingo e quotidiano e coniugare mondo interno ed esterno, sogno e realtà…»
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Concorso Letterario nazionale ed internazionale “I colori della vita” con diploma di merito e medaglia. Roma, 9 giugno;
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Concorso Letterario “Pagine Ribelli”. Premio poesia “Rinascita”. Carcare, luglio;
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Premio di Poesia e Narrativa Città di San Gillio. Menzione d’onore e medaglia. San Gillio, 2 giugno;
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Premio Letterario nazionale “Scriviamo insieme”. Menzione di merito e medaglia. Roma,16 giugno;
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Premio letterario poesia e narrativa Capannoli AVIS 2012. Terzo classificato sezione poesia e 5 classificato sezione racconto. Maggio;
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Concorso letterario Vittorio Alfieri con menzione d’onore sezione poesia. Asti, ottobre; Premio letterario “Danilo Chiarugi” con coppa sezione narrativa. Ponsacco, ottobre;
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Concorso letterario “Idea Donna”, secondo classificato sezione narrativa con medaglia. San Benedetto del Tronto, novembre;
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Concorso letterario Prosa e Poesia “Agape natale 2012”, secondo premio con targa. Mestre, 15 dicembre;
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Premio Letterario “I fili di Arianna”, primo premio con targa. Marcellinara, 28 ottobre;
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Concorso letterario nazionale “Luciano Introini”, coppa sezione poesia. Gallarate, settembre;
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Concorso letterario narrativa e poesia, seconda posizione con targa per la narrativa e menzione d’onore per poesia. Cosenza, dicembre.