Nella mattinata di oggi, giovedì 8 novembre, le Fiamme Gialle hanno tratto in arresto l’ing. Giorgio Rosmino, 63 anni, noto imprenditore astigiano del settore edile, per reati tributari riguardanti l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.
L’ordinanza di custodia cautelare in carcere, richiesta dal PM Luciano Tarditi e disposta dal GIP Elena Rocci, è stata eseguita negli uffici di via Arò della Guardia di Finanza con la conseguente traduzione dell’arrestato nella locale casa circondariale.
L’indagine, avviata nel maggio 2011, è scaturita da una segnalazione pervenuta dalla locale Agenzia delle Entrate in merito ad una dubbia richiesta di rimborso Iva, pari a 750mila euro, presentata, per gli anni 2008 e 2009, dalla Eilstrade srl di Asti, amministrata e di proprietà del Rosmino.
Dalla disamina della contabilità aziendale, svolta dai finanzieri, sono emerse ingenti operazioni commerciali tra la predetta azienda e due imprese, con sede a Roma e Genova, risultate evasori totali per non aver mai presentato le previste dichiarazioni annuali ai fini fiscali e facenti capo alla medesima persona, un 62enne di origini siciliane, con precedenti specifici.
E’ emerso così un articolato sistema di frode fiscale incentrato sull’interposizione delle due “cartiere”, formalmente inserite quali appaltatrici dei lavori per la costruzione di un capannone della EDILSTRADE Srl, in frazione Quarto Inferiore.
Mediante un vasto giro di fatture false, ammontanti a circa 8,5 milioni di euro, la società ha potuto contabilizzare maggiori costi e richiedere consistenti rimborsi IVA, nonché ottenere indebite anticipazioni, da parte di alcuni istituti di credito, per circa 2 milioni di euro.
Anche un’altra azienda amministrata dal Rosmino, la PIETRA Srl, è risultata coinvolta per aver emesso fatture, nei confronti delle altre tre imprese implicate nell’inchiesta, per compensare le varie posizioni debitorie al fine di evitare l’effettivo esborso di denaro.
L’ingegnere Rosmino, abitante in una zona residenziale di Asti, ha sempre sfoggiato un alto tenore di vita. Nel biennio 2008-2009, ha utilizzato i conti societari per acquistare numerose opere d’arte, fra cui un De Chirico ed un Guttuso, per un valore di quasi 2 milioni di euro.
Negli ultimi anni, nonostante avesse ottenuto un finanziamento di quasi 5 milioni di euro, erogato da una filiale astigiana di un istituto di credito non avente sede in provincia, la Edilstrade srl ha poi omesso di pagare alcune società piemontesi, per forniture di materiale edile e beni strumentali, per un totale di oltre 1 milione di euro.