Palazzo del Monferrato di Alessandria ospiterà nelle sue sale le opere della collezione Davide Lajolo Gli artisti di Ulisse. L’inaugurazione avrà luogo martedì 23 ottobre 2012, alle ore 18, presente la figlia Laurana Lajolo.
Si tratta di un evento di particolare rilievo promosso da Palazzo del Monferrato in collaborazione con l’Associazione Davide Lajolo Onlus, a cura di Maria Luisa Caffarelli. È reso possibile grazie alla volontà della figlia dello scrittore, giornalista e critico Davide Lajolo, di mettere a disposizione del pubblico a titolo gratuito gli oltre 140 tra dipinti, disegni e sculture raccolti dal padre a partire dal secondo dopoguerra fino agli anni ’80. Orario di apertura dell’esposizione: da martedì a domenica 10–19; lunedì chiuso
Nel centenario della nascita dello scrittore, l’iniziativa si colloca nell’ambito delle manifestazioni celebrative Davide Lajolo 100 anni, per le quali il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito all’Associazione culturale Davide Lajolo una propria targa di rappresentanza.
Il titolo dell’esposizione – “Gli artisti di Ulisse” – fa riferimento al nome di battaglia scelto da Lajolo come capo partigiano, con il quale amavano chiamarlo non solo gli amici anche negli anni successivi alla guerra.
Preme sottolineare la particolarità di questa collezione, composta per lo più di opere con dedica, offerte dagli artisti a Lajolo in qualità di critico amico: l’amicizia e le affinità elettive sono alla base di questo scambio, testimoniato in catalogo dalle parole del critico, capaci di interpretare i significati più profondi del lavoro e della personalità dei suoi amici artisti.
Ogni singola opera è quindi al tempo stesso un capitolo di storia dell’arte e un brano della biografia di Davide Lajolo, il quale sempre intese la critica d’arte non solo come analisi dell’opera in sé, ma prima di tutto come conoscenza delle più profonde motivazioni da cui l’opera scaturisce, dell’artista come individuo, della creatività come indissolubilmente legata all’esperienza e della critica d’arte come frutto della conoscenza diretta dell’autore e del dialogo tra il critico e l’artista.
La raccolta rispecchia proprio la temperie culturale e il dibattito sull’arte di quegli anni, e seppure composta in prevalenza da opere di ambito figurativo, comprende anche importanti dipinti di matrice astratta, segno di un’apertura del critico verso ogni forma espressiva.
Non dimentichiamo infine che Lajolo, deputato al Parlamento tra il 1958 e il 1972, riuscì con Sandro Pertini, a far approvare alla presidenza della Camera l’istituzione di una commissione per l’acquisto di opere d’arte contemporanea per il palazzo di Montecitorio, ponendo le basi di una raccolta di grandissimo prestigio.
Anche nella collezione “privata” di Lajolo figurano i nomi di molti dei protagonisti della vicenda artistica degli anni in cui egli operò come intellettuale e uomo politico, tra cui Giacomo Manzù, Giuseppe Migneco, Ernesto Treccani, Corrado Cagli, Carlo Mattioli, Mario Turcato, Tino Vaglieri, Floriano Bodini, Gianni Dova, Ennio Calabria, Nerone, Giuseppe Zigaina. Si segnalano tra gli altri uno straordinario disegno di Carlo Carrà, datato 1963, un disegno dalla forte carica emotiva di Pietro Morando, (come Carrà nato ad Alessandria), due rutilanti carte di Renato Guttuso degli anni ’60 e la grande Maddalena di Achille Funi.
La mostra è corredata da un ricco catalogo che contiene testi di Laurana Lajolo e Maria Luisa Caffarelli e, accanto alle riproduzioni a colori delle oltre 140 opere della collezione, una selezione delle pagine di Lajolo dedicate a ciascun artista, tratte in massima parte dal volume Gli uomini dell’arcobaleno, che raccoglie gli scritti di critica d’arte dell’autore. Chiudono la pubblicazione le corrispondenze inedite di Guttuso, Nerone e Unia con l’amico Lajolo.
Un video, realizzato da Luca Busi prima del trasferimento della collezione, racconta per immagini lo studio di Lajolo a Vinchio, dove tra i quadri e le migliaia di volumi, presero forma molti dei libri dell’autore.