>> Energie alternative in agricoltura: seminario della Cia di Asti

(a cura di Paolo Monticone) “Le fonti energetiche rinnovabili ed alternative costituiscono un’interessante opportunità di integrazione al reddito agricolo, ma senza mai dimenticare che gli agricoltori lavorano per produrre alimenti e non energia”. Così Sergio Suardi, presidente regionale del Cipa-At della Confederazione italiana agricoltori, ha chiuso il seminario organizzato nei giorni scorsi alla Camera di Commercio di Asti dall’organismo tecnico della Cia con la consulenza della Studio 2G, sul tema della Multifunzionalità delle aziende agricole e le opportunità di produzione di energie alternative in agricoltura.

Una posizione chiarissima sulla funzione primaria del settore agricolo in un periodo in cui, grazie ai consistenti incentivi pubblici, è diventato particolarmente conveniente investire in impianti di produzione di energia alternativa.

“Un’indubbia opportunità per le aziende agricole a cui la Cia è da sempre molto attenta – ha ribadito in apertura il presidente provinciale della Cia di Asti, Dino Scanavino – ma solo se queste attività imprenditoriali non hanno pericolosi aspetti speculativi e non vanno a scapito dell’integrità del paesaggio e soprattutto del terreno agricolo che non ha senso occupare con impianti di varia natura potendo essere realizzati nelle più diverse tipologie in modo non invasivo e soprattutto sostenibile sotto il profilo ambientale”.

Con queste premesse, il seminario, a cui hanno partecipato un centinaio di tecnici e agricoltori astigiani alla presenza dell’assessore provinciale all’agricoltura Fulvio Brusa e del membro di Giunta della Camera di Commercio, Michelino Rovero, ha poi visto l’intervento del presidente di Aiel Cia, Marino Berton e, in rapida successione, di Enzo Brogi di Eliosole spa, Luca Gelli e Sergio Spertino di Energia Nova srl, Giulio Santin di Soimar srl, Dario Gentile e Stefania Marocco di Studio Iniziativa.

Partendo dalle varie forme di produzione di energia alternativa (eolico, biomasse, biogas, biodiesel, fotovoltaico, bioetanolo, legna e pellet, ecc.) Marino Berton ha fornito interessanti dati sugli impegni nazionali a produrre entro il 2020, con tipologie alternative, almeno il 10% del fabbisogno italiano, segnalando altresì la necessità che gli agricoltori diventino produttori di energia soprattutto per soddisfare le esigenze aziendali o di gruppi di aziende. I successivi interventi hanno trattato il tema del fotovoltaico (Brogi) rilevando le interessanti opportunità di sistemare i pannelli sui tetti bonificati dalle pericolose coperture in amianto dell’Eternit; del biogas (Gelli) per la produzione di energia termica ed elettrica attraverso la cogenerazione; di biomasse e biogas (San tin) con l’illustrazione delle varie tipologie di impianti e delle loro rese economiche. Infine l’illustrazione delle opportunità di finanziamento sulle energie rinnovabili utilizzando un’agenzia specializzata come lo Studio Iniziativa (Gentile e Marocco).

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