Dopo circa otto mesi dall’inizio, sono ancora in corso i lavori di rifacimento del ponte sul rio Nizza al Km 20,885 della strada provinciale 6 “Montegrosso-Bubbio” nel territorio del Comune di Moasca (tra la regione Valle Ormea e la regione Rivella) che collega Moasca ad Agliano Terme e Costigliole d’Asti.
I lavori vengono realizzati dalla Provincia di Asti con un finanziamento regionale stanziato per i danni causati dall’alluvione del 2000. Il torrente in piena aveva allagato la piana circostante. L’impresa che si è aggiudicata l’appalto è la Piacenza di Incisa Scapaccino (l’importo del progetto era di 675.000 euro; l’importo a base d’asta di 418.816 euro compresi gli oneri per la sicurezza; importo del contratto è di 344.528 euro + Iva, con un ribasso del 18,68%).
Per effettuare i lavori era stato chiuso al traffico quel tratto stradale già all’inizio dell’estate 2010, anche se i lavori per sostituire il ponte esistente sul rio Nizza ‘idraulicamente inadeguato’ iniziarono effettivamente soltanto il 6 settembre 2010. Ma il transito veicolare, già da qualche mese, aveva subito una deviazione di almeno tre chilometri, obbligando i veicoli a passare dalla rotatoria di Castelnuovo Calcea, con forti disagi che si protraggono fino ad oggi.
Il ricorso ad una viabilità alternativa, così come era stata decisa, due anni fa, per la realizzazione di un altro ponte sul rio Nizza Monferrato, quello tra San Marzano e Nizza Monferrato, ma allora fu necessario rimuovere due volte il passaggio provvisorio, con notevole spesa.
Per di più, per sbloccare la situazione (la realizzazione dei passaggi dei ‘sottoservizi’ dell’acquedotto, ma soprattutto quelli della linea telefonica, avevano di fatto ritardato l’inizio lavori) dovette intervenire il Prefetto di Asti, sollecitato anche dal sindaco del Comune di Moasca, Maurizio Bologna.
Quando, finalmente, l’impresa Piacenza poté avviare la struttura portante del ponte, iniziò la stagione invernale che arrestò la tabella di marcia.
“I lavori – spiegano tecnici della Provincia, l’ing. Michele Russo, responsabile del procedimento e l’ing. Paolo Biletta capo area – si avvicinano alla conclusione prevista per l’inizio della prossima estate. Il ponte principale, che poggia su blocchi prefabbricati in cemento armato, risulterà ampio 15 metri e alto 2,5 metri (rispetto al piano di scorrimento dell’acqua). A poca distanza dal ponte, all’altezza del depuratore, sarà realizzato anche il rifacimento dell’attraversamento del fossato sostituito da un ponte secondario di metri 2,5 x 2,5. Infine, il tratto di strada dal ponte al depuratore subirà un allargamento”.