Dall’Osservatorio della Sanità: l’hospice non è più rinviabile

L’Osservatorio della sanità ha incontrato di recente, nella sede della LILT, l’associazione “Con te”, impegnata nell’assistenza dei pazienti che necessitano di cure palliative. Occuparsi di cure palliative significa occuparsi anche di “lotta al dolore” affinché i malati terminali siano accompagnati senza sofferenza al proprio esito.

“Con te” non si limita a seguire i pazienti oncologici ma anche quelli affetti da altre patologie. E’ del tutto evidente che il tema “cure palliative” investe non solo aspetti medici e psicologici, ma presenta una forte valenza culturale rispetto alla quale in Italia si registra ancora un notevole ritardo. L’associazione, nata nel 2008, contestualmente agisce come stimolo verso l’Asl AT affinché alle cure palliative siano assicurate le risorse umane e organizzative necessarie per far fronte ai bisogni espressi dall’intero territorio astigiano.

Da questo punto di vista emergono problemi notevoli: in questo momento l’Oncologia dell’ospedale Cardinal Massaia dispone, nel proprio organico, di un solo medico specialista che si occupa delle cure palliative, affiancato da 3 infermiere. Il servizio viene svolto dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18.

Con questa piccola équipe vengono seguiti annualmente a domicilio, o in ospedale quando ricoverati, dagli 80 ai 100 pazienti residenti esclusivamente ad Asti città; i malati residenti nelle frazioni astigiane e nell’intero territorio provinciale sono di fatto seguiti solo dai medici di famiglia. Oggi i pazienti che necessiterebbero di cure palliative sono circa 400: di fatto, quindi, l’Asl riesce a seguire in modo appropriato solo il 25% degli aventi necessità. Inoltre nei fine settimana l’équipe dell’Oncologia non è operativa: i pazienti e le famiglie devono ricorrere alla Guardia Medica.

Queste carenze determinano una serie di problematiche non indifferenti, soprattutto in ambito provinciale, poiché appare evidente che i medici di famiglia, già assillati da un numero elevato di pazienti, non possono dedicare a malati terminali le attenzioni e le cure palliative che solo un’esperienza specifica e consolidata possono garantire. Questa inadeguatezza comporta per il nostro sistema sanitario gravi e maggiori costi economici causati dall’inappropriatezza dei ricoveri nei reparti, dagli accessi non corretti in Pronto Soccorso oltre al non sempre adeguato intervento medico nei reparti: il tutto – ed è questo l’aspetto rilevante – con pesanti sofferenze dei malati e delle loro famiglie.

“Da anni ad Asti aspettiamo l’hospice (progetto per il quale in passato la LILT avviò una raccolta firme tra i cittadini): siamo l’unica realtà territoriale del Piemonte a non avere questa struttura che rappresenterebbe per molti versi una soluzione, seppur parziale, del problema. L’Associazione “Con te”, con le risorse raccolte e con il lavoro dei propri volontari, ha garantito e continua ad assicurare un forte contributo sia in termini organizzativi sia con medici specialisti esterni all’Asl.

Si tratta di uno sforzo volontaristico importante e lodevole che non può però sostituirsi a un impegno non più rinviabile dell’Asl e della Regione su questo problema. Per queste ragioni l’Osservatorio della sanità si impegna a sostenere “Con te”, assumendo il concetto e la concretizzazione delle “cure palliative” come un dato di civiltà irrinunciabile per la nostra comunità.

Da subito chiediamo all’Asl e alla Regione un organico medico e infermieristico in grado di far fronte all’intero bisogno espresso dai pazienti di Asti e provincia e non solo al 25% della domanda. La nascita dell’hospice non è più rinviabile e deve concretizzarsi senza far passare altro tempo.”