“In questo periodo – spiega il dott. Mauro Stroppiana capogruppo di Insieme per Canelli – abbiamo deciso di sollevare alcune questioni che riguardano la Sanità, sia locale, che generale, perché vogliamo che siano affrontate questioni vere, che toccano la vita concreta delle persone.
Stiamo provando a far riflettere i cittadini, perché capiscano la differenza tra la politica delle dichiarazioni e la politica delle scelte, e i decisori, perché abbiano come unico orizzonte i “problemi concreti dei pazienti”. La gente deve scavare un poco e non accontentarsi di quello che viene raccontato, ma capire quali sono le vere “storture” del sistema. Che non sempre partono dall’alto, ma che dall’alto devono essere governate.
Eccovi dunque il post che abbiamo pubblicato e che interviene su una questione scottante.
“Sono andato a prenotare una radiografia al ginocchio e mi hanno dato l’appuntamento per luglio”. Questo è il racconto di un paziente fra i tanti che vengono prenotati con ritardi inaccettabili o dirottati su Cliniche private. Leggiamo una notizia simile anche su Specchio dei Tempi di ieri.
La pandemia ha inevitabilmente allungato liste d’attesa per gli interventi chirurgici e mille altre prestazioni. Ma in altre situazioni le liste d’attesa non sono comparse col Covid, bensì quando sono arrivati i fondi per ridurle. Un po’come gli incentivi del 110 %, pensati per sostenere la ripresa dell’edilizia ed invece utilizzati per la speculazione.
Non è giusto. Non è accettabile. Come cittadini forse qualche domanda ce la dobbiamo fare: con questa mentalità ci divoriamo il futuro.
E tra chi ha una responsabilità politica o sanitaria, qualcuno ha affrontato la questione dell’improvviso allungamento delle liste d’attesa in certe situazioni? Si è fatto le stesse domande che ci facciamo noi? Sa darci una risposta? Noi, ma soprattutto i pazienti si aspettano in tempi rapidi una spiegazione.”