Grande successo e seguito di pubblico per il festival “Paesaggi e oltre 2017”, teatro e musica d’estate nelle terre dell’UNESCO, di rilievo regionale e nazionale, con circa duemila spettatori nei dieci appuntamenti che si sono svolti tra l’8 luglio e il 22 agosto.
L’iniziativa (alla sedicesima edizione) è stata promossa dalla Comunità Collinare Tra Langa e Monferrato con il contributo di Regione Piemonte, Fondazione C.R. Asti e Fondazione C.R.T. ed il patrocinio dell’ Associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero. Il tutto con la direzione del Teatro degli Acerbi.
Il festival è tra i progetti che è possibile votare sul sito www.ioagisco.it nell’ambito dell’iniziativa regionale a concorso Dopo l’UNESCO, agisco!.
Gli organizzatori sottolineano il grande e sorprendente seguito di pubblico (con oltre il 40% in più rispetto alla passata edizione), l’interesse di istituzioni, media e addetti ai lavori.
Oltre agli spettacoli, grande interesse per le “pillole di paesaggio” che li hanno preceduti, condotte da paesaggisti, degustazioni e racconto dei vini del territorio.
E soprattutto grande curiosità e adesione per il “passaporto paesaggieoltre” in cui collezionare un timbro di “visto” per ogni evento, con oltre cinquecento “documenti” personalizzati distribuiti agli spettatori-pellegrini che hanno accolto l’incipit “Il paesaggio si fa teatro. Il paesaggio diventa teatro”, che è diventato per loro un ricordo della partecipazione attiva al festival.
Ben quattro spettatori hanno partecipato a tutte e dieci le tappe, altri tre a nove, sei hanno raccolto otto timbri: verranno premiati nei prossimi giorni.
Tra i tanti commenti e racconti degli spettatori: “Sono stata in pellegrinaggio ed ogni pellegrino in realtà è alla ricerca di se stesso. Che fortuna, pensate, che gran fortuna ho avuto a ritrovarmi sul cucuzzolo di una collina, quella di San Michele di Costigliole d’Asti dove la sera di Ferragosto ho partecipato, assieme ad altri 300 pellegrini, ad uno spettacolo teatrale fuso con la Natura, con noi tutti. Essere lì, essere presenti, essere insieme ad ascoltare e guardare quella storia con i potenti occhi della mente ha significato ritrovare un pezzo di anima che forse chissà di sicuro tutti noi abbiamo contrabbandato nella nostra vita. Breve ed intenso il mio viaggio sulle colline tra Langa e Monferrato, dove il Festival “Paesaggi e oltre” realizza con grande capacità e grande amore le parole del proprio slogan, dove davvero: Il paesaggio si fa teatro. Il teatro diventa paesaggio. Grazie.”
Tra gli spettacoli di questo festival da ricordare: il grande Titino Carrara per il ferragosto a teatro sul cucuzzolo della frazione agreste S.Michele di Costigliole (300 spettatori), Mario Pirovano ne “Il mistero Buffo” di Dario Fo, mattatore a Montegrosso d’Asti (275), la nuova commedia del Teatro degli Acerbi “Il cantiniere gentiluomo” al Castello di Costigliole d’Asti (220 spettatori). E le passeggiate teatrali con Emanuele Arrigazzi sui sentieri panoramici di Coazzolo e quella con il Faber Teater nei cortili di Castagnole delle Lanze. E la straordinaria narrazione di Enrico Messina nel Parco del Castello di Coazzolo prendendo spunto dall ‘”Orlando furioso” di Ludovico Ariosto raccontato da Italo Calvino.
Commentano il Presidente della Comunità Collinare Giovanni Borriero e i sindaci: “ Un palco sulle colline tra Langa e Monferrato, una porta aperta sul paesaggio vitivinicolo Patrimonio dell’Umanità da cui guardare oltre. Anche questa estate il pubblico ha accolto l’invito a percorrere un nuovo viaggio alla scoperta di questo sorprendente territorio: artistico, paesaggistico e storico. Dieci angoli di mondo da ri-scoprire insieme.”
Aggiunge Massimo Barbero del Teatro degli Acerbi: “E’ stata un’altra estate da ricordare, un percorso artistico ed umano nel paesaggio davvero significativo e sorprendente ad ogni tappa ed ogni incontro. La risposta del pubblico è stata emozionante, richiamato dall’unicità dei luoghi e del teatro (d’attore) fuori dai teatri, che completa il paesaggio che lo circonda. Vedere centinaia di spettatori ad ogni appuntamento, nei luoghi più a confine di questo territorio, fuori dalle rotte, con proposte artistiche alternative e artigianali ci fa pensare che c’è ancora voglia di coltivare e cercare la bellezza. Di sporcarsi le scarpe per guardare oltre il paesaggio e la crisi, soprattutto umana, di questi tempi. Si è di nuovo creato un tam-tam, un passaparola che ha portato pubblico da tutta la provincia, da quelle limitrofe e da fuori regione su più appuntamenti. Turismo culturale, spettatori affezionati che hanno creduto nella nostra proposta artistica. E poi, sullo sfondo il paesaggio patrimonio nostro e dell’umanità, tanto richiamato ma poco interpretato e cercato.”