L’eutanasia dell’Assedio secondo Oscar Bielli


ASSEDIO_domenica_(2)L’ex sindaco di Canelli Oscar Bielli ha inviato un suo intervento sull’Assedio a due settimane dalla sua 24^ edizione: «Non ho assistito all’edizione 2015 dell’Assedio 1613, pertanto non posso esprimere giudizi in merito. In compenso ho vissuto, intensamente, l’Assedio dalla sua prima edizione sino a quella del 2008.

Ricordo l’entusiasmo ed il coinvolgimento delle prime edizioni, gli ospiti prestigiosi, i sontuosi pranzi della Vittoria e le “regole” che caratterizzavano il nostro Assedio. Nessuno potrà dimenticare la suggestione dell’edizione 1995, la prima dopo l’alluvione, quella della rinascita.

BIELLI-2015Pertanto vorrei ricordare al regista Meschiati che tutta la “miseria” che pare abbia ereditato, Unesco inclusa, è il frutto di idee, dedizione, passione e lavoro di generazioni di canellesi. Prodotto “a gratis” come si diceva un tempo.
Lo inviterei poi a guardarsi intorno. L’edizione del 2014, a suo dire la “più noiosa”, era gestita dai suoi attuali sodali, “persona speciale” inclusa. Spieghi a loro chi sia Alessandro Barbero, la “vecchia guardia” lo sa.

Sono tra i pochi, forse, ad aver letto il programma che definirei: “diverso” rispetto alla tradizione. Me lo consegnò, in anteprima, un disgustato Taffini che, come sappiamo, non ha resistito al “fascino della sella”, adeguandosi.
Una cosa mi sfugge del suo “j’accuse”. Ma chi dovrebbe proporre idee e cercare sponsor? Ai miei tempi, ma sono vecchio, ci pensavano l’Amministrazione comunale ed il Gruppo Storico. Come dire onori ed oneri.

Non capisco poi queste polemiche che si rincorrono. Non vi siete accorti, vecchi e nuovi sostenitori, estimatori e detrattori, che è andata in scena una premeditata eutanasia dell’Assedio? Con un vero regista e tante inconsapevoli comparse.»