Nella giornata del 9 ottobre 2017, alle ore 21.40 circa, la Centrale Operativa dei Carabinieri di Asti riceveva segnalazione di una violenta lite in atto tra due coniugi, all’interno di un appartamento sito in via Montebruno 22. Sul posto interveniva immediatamente una pattuglia della Compagnia di Asti.
Al secondo piano del condominio, veniva rinvenuto il corpo di una donna che giaceva supina sul balcone, coperta da sangue e con almeno due profonde ferite all’altezza dell’addome e del torace, inferte molto probabilmente da arma da taglio.
Pochi istanti dopo giungeva sul posto personale del 118, il quale tentava di rianimare la donna senza successo e contestualmente ne constatava la morte per accoltellamento.
Pochi minuti dopo, un cittadino marocchino si presentava al Comando Stazione di Asti, identificato in EL GHABAOUI Sallah cl.70, operaio, in stato confusionale, il quale asseriva di aver appena discusso con la moglie, HAMOUDI Saadia cl. 75, all’interno della propria abitazione.
Dichiarava altresì che la lite era nata per futili motivi e che lui per primo era stato aggredito fisicamente prima di difendersi e poi, in un secondo momento, fuggire.
Un accurato sopralluogo sulla scena del delitto, consentiva di trovare un coltello da cucina lungo circa 30 cm, certamente utilizzato per commettere l’uxoricidio, nonché un paio di pantaloni da uomo intrisi di sangue.
Nel corso delle indagini venivano sentiti numerosi vicini e dirimpettai della coppia, testimoni oculari dell’accaduto. Le dichiarazioni raccolte, incontrovertibili e assolutamente concordanti tra loro, hanno definitivamente cristallizzato le responsabilità del soggetto, il quale veniva dichiarato in stato di arresto per omicidio aggravato.