L’albese Paolo Spolaore è copresidente della Commissione regionale Sanità

Sarà l’albese Paolo Spolaore (Consorzio Obiettivo Salute), da poco riconfermato presidente della sezione Sanità di Confindustria Cuneo, a guidare per il prossimo biennio congiuntamente a Luigi Bocchiotti (presidente della sezione Sanità dell’Unione Industriale di Torino), la Commissione regionale Sanità appena costituita dal consiglio di Confindustria Piemonte. 

La Commissione, costituita dagli imprenditori del settore Sanità delle associazioni territoriali piemontesi, è nata con l’obiettivo di rappresentare in modo unitario e coordinato il comparto della Sanità del sistema confindustriale piemontese, valorizzando il ruolo strategico del privato e promuovendo iniziative e proposte nei confronti della Regione Piemonte, con particolare riferimento ai processi di pianificazione e di finanziamento per servizi e attività di ricerca, all’individuazione di fonti di finanziamento pubblico, a livello regionale, nazionale e comunitario.

Due gli ambiti di coordinamento individuati. Il primo è il coordinamento dell’area servizi, che coinvolge aziende appartenenti ai seguenti ambiti: ospedalità privata; socio sanitario e assistenziale; centri diagnostici poliambulatoriali; medicina del lavoro . Il secondo è il coordinamento dell’area attività industriale e di ricerca, che coinvolge le aziende fornitrici del sistema sanità.

Paolo Spolaore lo scorso 15 dicembre ha già incontrato l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Antonio Saitta, insieme ad una delegazione di imprenditori in rappresentanza del settore della sanità privata.

“È stato un incontro lungo ed articolato – ha commentato Paolo Spolaore -, la disponibilità dell’assessore Saitta è andata ben oltre ciò che ci aspettavamo. Con lui è stato possibile analizzare tutti i temi della sanità piemontese, ponendo le basi per un confronto che sarà sistematico. Istituiremo, infatti, con la Regione, un tavolo di confronto continuativo suddiviso in differenti gruppi: dal socioassistenziale, alle case di cura, ai laboratori medici. Confindustria vuole diventare un interlocutore privilegiato per l’amministrazione pubblica, proprio perché comprende al suo interno tutti i comparti della sanità privata, che sempre più verrà a sostegno di un bilancio pubblico in dissesto”.