Ogni sette anni, l’Europa finanzia un importante piano di finanziamento, il Piano di Sviluppo Rurale che l’assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte ha fatto suo con grande partecipazione e convinzione.
La Regione dovrebbe ricevere la bella cifra di 170 milioni di euro distribuibili per progetti di imprese, soprattutto se collettive, e con un obiettivo comune sul quale lavorare ed inserire le varie proposte che più saranno concrete ed articolate e maggiori saranno le possibilità di accoglimento della domanda.
Le imprese dovranno preparare una “manifestazione di interesse”. Gli appartenenti alla “filiera del Moscato” dovranno aggiungere un “Progetto integrato di Filiera” (PIF) della durata di tre anni. Il tutto, preparato entro febbraio, passerà in Regione per arrivare all’assessorato regionale che lo trasmetterà, entro maggio, a Bruxelles che deciderò entro luglio.
Qualche settimana fa, a Canelli, le linee guida piano e le grande possibilità del progetto sono state illustrate, davanti ad una trentina di produttori ed operatori, dal dirigente dell’ente regionale Moreno Soster ed dal dott. Pierstefano Berta che, in precedenza aveva già inviato, in collaborazione con l’Enoteca, 300 lettere ai diretti interessati.
«“Filiera del Moscato Canelli” – rilascia il dott. Berta – è un progetto che punta non solo alla produzione, ma, soprattutto alla vendita, alla promozione e alla valorizzazione del territorio e dell’ecologia. E’ un’occasione importante e decisiva che si presenta per la nostra zona e che val la pena di non perdere».