Una mostra sulla Grande Guerra

copertinaIn Provincia, si è svolta, giovedì 26 febbraio, una conferenza stampa per illustrare la mostra “La Grande Guerra. Fede e Valore” che dà il via alle iniziative promosse dalla Provincia, dalla Prefettura, dal Comune, dall’Ufficio Scolastico Territoriale, dall’Israt e dall’Archivio di Stato in occasione della ricorrenza del Centenario della Prima Guerra mondiale.

La mostra che sarà inaugurata giovedì 5 marzo alle ore 17 nelle sale dell’Archivio di Stato di Asti, in via Govone 9, è promossa dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito con la collaborazione dell’Israt e della Provincia.

Sarà visitabile fino al 18 marzo con l’orario da lunedì a venerdì dalle 8,30 alle 15 e solo nei giorni di martedì e giovedì dalle 8,30 alle 17, chiusa il sabato e la domenica. Una mostra che entra in contatto con il quotidiano della guerra con reperti bellici originari impiegati nella Prima Guerra mondiale: ogni oggetto porta con sé una sua storia e il loro ritrovamento è il capitolo più recente di una vicenda che pur essendo lontana cento anni è ancora attuale specie sul piano emozionale.

Il progetto è stato illustrato dal Col. Antonio Zerrillo Capo Progetto Commemorazione Grande Guerra e dal Col. Andrea Bartolucci Capo Ufficio Stampa del Comando Regione Militare Nord alla presenza di: Paolo Ponta Vice Prefetto Reggente di Asti, Barbara Baino Consigliera provinciale delegata alla Cultura, Massimo Cotto Assessore alla Cultura del Comune di Asti, Martina Gado dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Asti e i Presidenti e Referenti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma della Provincia di Asti.
Il nucleo della mostra itinerante è la sezione formata da 18 pannelli che rievoca, a cento anni dallo scoppio del conflitto i volti e i luoghi di quei 41 mesi, dal maggio 1915 al novembre 1918 che sconvolsero l’Italia e alla quale prestarono servizio su tutti i fronti del conflitto oltre 5.000.000 di italiani.
La mostra è arricchita da cimeli e oggetti appartenuti ai soldati, lettere, diari, cartoline, fotografie e altro ancora di proprietà di collezionisti astigiani in particolare di Marco Montagnani anche consulente per questa particolare sezione, e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma di Asti. Una sezione, curata dall’Associazione Nazionale Areonautica di Asti sarà dedicata al gruppo di pionieri astigiani con l’esposizione di alcuni modelli di aeroplani dell’epoca.

La Consigliera Barbara Baino che ha ribadito come “sia importante oggi far conoscere la guerra e le sue conseguenze per trasmettere il grande valore della pace e della democrazia” nel suo intervento ha segnalato le iniziative che prossimamente verranno realizzate: la mostra fotografica dedicata agli ex voto di guerra dai dati censiti dalle Diocesi di Asti e di Acqui e la promozione e valorizzazione del Fondo Generale Angelo Gatti conservato nell’Archivio Storico del Comune di Asti e su questo importante Fondo ci sarà anche la collaborazione della Fondazione Corriere della Sera; e dell’Archivio fotografico del Maresciallo d’Italia Pietro Badoglio conservato nella Casa Museo di Grazzano Badoglio, in collaborazione con i rispettivi comuni.

La mostra è corredata dal film Fango e Gloria che sarà proiettato lunedì 9 marzo in Sala Pastrone, a partire dalle ore 10, esclusivamente per le scuole.
“Cento anni dopo che la memoria storica ha registrato come la Grande Guerra, non possiamo che chinare il capo, onorare quei milioni di giovani vite stroncate e leggere una sterminata letteratura, testimonianze, lettere e osservare oggetti perduti nelle case. La dimensione del disastro rimane impressionante: 20 milioni di morti, 21 milioni tra feriti e mutilati e fu la prima guerra che abolì distinzioni antiche tra militari e civili come bersagli, il primo test su vasta scala delle armi di distruzione di massa – ha concluso Baino”.

Per i bambini la Provincia ha realizzato con l’Israt e l’Associazione “Asini si nasce … e io lo nakkui” un incontro nato dal progetto “In sella alla Storia, nuovi e vecchi impieghi di amici a quattro zampe” dove si intende trattare la grande Guerra dal punto di vista degli animali e dell’ambiente: cosa ha significato l’impatto devastante delle artiglierie sull’ambiente della montagna? Il disboscamento, la costruzione delle trincee hanno cambiato in modo definitivo i paesaggi di mezza Europa; l’impiego degli animali, anch’essi “vittime dimenticate” della guerra.
Fino al novembre 2018 proseguiranno altre iniziative ed eventi.
Informazioni e prenotazioni: Provincia di Asti, Ufficio Cultura tel. 0141 433 255 – 433216 e-mail: cultura@provincia.asti.it