I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Asti hanno arrestato l’autore del furto di cavi di rame ed attrezzature dalla ex clinica San Giuseppe di Asti. Dopo che la proprietà dello stabile – attualmente in disuso – nell’estate scorsa, aveva denunciato i furti e danneggiamenti per un valore di 300 mila euro, i carabinieri sono arrivati alla sua scoperta al termine di minuziose indagini tra le quali anche l’acquisizione di riscontri biologici, sequestrati nel corso del sopralluogo della “scena del crimine” e sviluppati dal personale specializzato del RIS di Parma.
L’arrestato è un cittadino trentenne di origine albanese da tempo residente in città, Bela Muhamed, 1983, già denunciato dagli stessi carabinieri per l’occupazione abusiva dello stabile ex ASL di via Orfanatrofio, dove è stato localizzato e fermato.
Nel corso delle investigazioni è emerso che, nei mesi di maggio e giugno 2011, dopo essersi stabilito in via Orfanotrofio, si è introdotto all’interno della clinica, depauperandola progressivamente e in modo sistematico dei metalli “preziosi” per poi rivenderli attraverso canali leciti del cuneese. La breve distanza della clinica San Giuseppe (poche centinaia di metri) da via Orfanotrofio, ha consentito al Bela di operare in tutta tranquillità.
Sarebbe stato coadiuvato da altre persone – tra i quali alcuni familiari – necessari sia per il trasporto degli ingenti quantitativi di rame rubati, sia per la procedura – piuttosto complessa – di separazione del rivestimento plastico che conteneva il cavo di rame e pulitura dello stesso con speciali solventi. Gli inquirenti hanno potuto raccogliere sul conto dei malviventi numerosi indizi di colpevolezza, scaturiti da attività tecniche, osservazioni sul territorio ed un accurato lavoro di rilevazione della tracce organiche lasciate nelle varie stanze. Sono ancora in corso diverse perquisizioni a carico di altri indagati, finalizzate al recupero del materiale rubato.