Dopo un’estate di lavori, è tornato fruibile, anche da parte delle scuole dopo i lavori di consolidamento, il maggiore affioramento fossilifero di Valle Andona, Valle Botto e Valle Grande, una delle tre riserve naturali gestite dal Parco paleontologico astigiano.
La grande parete di conchiglie, lunga una ventina di metri per cinque di altezza, aveva problemi di staticità, superati dall’intervento di consolidamento fatto eseguire dal Parco paleontologico con fondi regionali.
I lavori di manutenzione straordinaria hanno riguardato anche il rifacimento della copertura, la cui parte centrale in plexiglass consente ora una maggiore visibilità dei molluschi fossili (l’affioramento si trova infatti nel verde di Valle Botto), e il sentiero di accesso, che garantisce condizioni di sicurezza per i visitatori.
A fruire per primi della visita guidata all’affioramento saranno gli allievi delle primarie e secondarie di primo grado coinvolti nel progetto “Tracce vicine di mari lontani”, incluso nel vasto programma di attività didattiche che il Parco paleontologico rivolgerà alle scuole (dall’infanzia alle Superiori) nella sessione 2016/2017.
Per i ragazzi un’intera giornata alla scoperta dei fossili: al mattino la visita al Museo Paleontologico, al pomeriggio quella nella riserva naturale a poca distanza da Asti dove, oltre a osservare le conchiglie lungo il dorso delle colline, faranno simulazioni di scavo. La sosta al Museo dei fossili include da quest’anno l’osservazione, oltre che dei grandi cetacei, dell’Acquario preistorico, novità assoluta.
“L’inaugurazione dell’affioramento di Valle Botto – indica il presidente Gianfranco Miroglio – avverrà più avanti. Intanto mettiamo a disposizione delle scuole le visite con l’accompagnatore: le prenotazioni sono già aperte. Anche quest’anno al museo e nelle aree protette accoglieremo migliaia di studenti provenienti in parte da fuori provincia: i primi, già iscritti, arriveranno dal Torinese, Cuneese e Alessandrino. Coloro che svolgeranno le attività su più giorni saranno ospitati negli ostelli di Rocchetta Tanaro e Vinchio, collegati alle altre due aree protette in cui si farà scuola all’aperto”.
Molte le proposte didattiche che, sviluppando temi specifici come la biodiversità, coinvolgeranno il parco di Rocchetta e la riserva naturale della Val Sarmassa. Sul territorio si parlerà ancora di fossili nei geositi di Cortiglione e Vigliano; coinvolti anche alcuni centri del nascente Distretto Paleontologico.
Il programma dettagliato delle attività scolastiche è consultabile sul sito www.parchiastigiani.org; i privati potranno accedere agli affioramenti fossiliferi di Valle Botto prenotando la visita allo 0141.592091.