Il deputato Massimo Fiorio ha inviato, lunedì 30 marzo, al sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, Umberto Del Basso De Caro, una lettera per chiedere l’adozione di misure urgenti per la messa in sicurezza del bacino del Borbore. La missiva è integrata da numerose fotografie che attestano come i sedimenti ostruiscano, in parte, due delle cinque arcate del ponte ferroviario del Borbore, nel quartiere di corso Alba ad Asti, e occupino una larga sezione dell’alveo, su entrambi gli argini, sia a monte che a valle dell’attraversamento: un pericolo in caso di piena.
Il contenuto della lettera è stato presentato questa mattina in una conferenza stampa sul posto.
“E’ chiaro che non bastano interventi episodici di taglio degli alberi in alveo – il commento del parlamentare Pd – ma che è urgente procedere a una vera manutenzione, capace di liberare il Borbore dai detriti. Intervento che renderebbe più sicuro il corso d’acqua, a tutela delle persone, abitazione e attività produttive, e che potrebbe dare lavoro alle aziende locali: aspetto non secondario in questo periodo di crisi”.
A sottolineare la necessità di non perdere altro tempo è intervenuto Luciano Montanella, presidente del Comitato cittadini Tanaro e Borbore, che si batte tra l’altro per il rifacimento del ponte ferroviario ritenuto non sicuro in caso di piena. In attesa che la ricostruzione dell’opera avvenga, Fiorio ricorda a De Caro che la direttiva 2/99 dell’Autorità di bacino del Po prevede, attraverso il cosiddetto esercizio transitorio, le azioni da attuare per garantire la funzionalità dei ponti.
“Chiedo pertanto – scrive il deputato – che si proceda a riunire al più presto il tavolo tecnico di concertazione alla presenza dei seguenti soggetti: Autorità di bacino del Po, Agenzia interregionale per il fiume Po – sede di Alessandria, RFI, Regione, Comune di Asti, Provincia. In questo modo si potrà dare concretezza alle seguenti azioni previste dalla direttiva: 1) programmare gli interventi periodici di manutenzione dell’opera e dell’alveo del corso d’acqua in corrispondenza del ponte, necessari per mantenere la massima capacità di deflusso, comprensivi dell’indicazione dei soggetti responsabili; 2) definire specifiche operazioni, correlate alla sicurezza idraulica, da compiere nell’ambito dello svolgimento delle funzioni periodiche di vigilanza e ispezione sullo stato di conservazione dell’opera; 3) installare, in una sezione adeguata in prossimità del ponte, un idrometro con l’evidenziazione del livello di guardia e di quello di superamento delle condizioni di sicurezza, per il quale deve essere sospesa l’agibilità del ponte”.