La 48^ Douja d’Or, rassegna enologica e insieme festa del vino, organizzata dalla Camera di Commercio astigiana, si svolgerà al palazzo dell’Enofila dal 12 al 21 settembre e vedrà la partecipazione di centinaia di Cantine vinicole d’Italia.
L’evento andrebbe rifondato e modificato secondo Confagricoltura che propone, a tale proposito, di avviare un dibattito: «Da tempo indichiamo ipotesi alternative a quella che ormai è una mera vetrina statica di vini piemontesi e italiani.»
Confagricoltura è critica sia nei tempi che nei modi, la Douja si svolge in tempo di vendemmia, cioè quando vignaioli e cantine sono impegnati nella raccolta delle uve ed inoltre: «Mai come quest’anno, con la dichiarazione di Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco per i paesaggi vitivinicoli piemontesi, sarebbe stato il caso di pensare ad una Douja d’Or diffusa sul territorio astigiano. Una manifestazione itinerante, che toccasse le varie “capitali” del vino della provincia di Asti. Magari con annesso workshop allargato ai settori dell’indotto che fanno da corollario a quello vinicolo: dall’enomeccanica di precisione al sughero ai prodotti enologici. Per la Camera di Commercio sarebbe stata l’occasione per coinvolgere comparti sinergici di un’intera filiera».
Durante la serata di inaugurazione, venerdì 12 settembre, dalle 19, Confagricoltura parteciperà con alcuni piatti tipici del territorio, preparati con ingredienti e prodotti delle sue aziende, e serviti dall’associazione Circolo Ricreativo THOU di Tuffo (Cocconato), che farà degustare, tra le altre cose buone, i tradizionali ravioli (o raviole) piemontesi e il “bunet”, il famoso budino a base di uova e cioccolato, accompagnati da vini astigiani, Barbera e Moscato in testa.