Il deputato Massimo Fiorio è intervenuto, venerdì sera 28 febbraio, a Castell’Alfero, all’assemblea sulla Askoll, sottolineando la necessità di “arrivare all’incontro del 10 marzo a Roma preparandosi con attenzione sulle strategie future della proprietà, ma anche sulla correttezza dei comportamenti adottati quando l’azienda era in attività”.
“L’atteggiamento di chiusura della Askoll – ha dichiarato Fiorio – non lascia molti margini al confronto. E tuttavia è importante capire quali intenzioni la proprietà ha sul futuro del gruppo: vuole vendere? Oppure punta alla riconversione dell’attività produttiva? In questo caso perché l’azienda di Castell’Alfero non potrebbe essere rilanciata, forte dell’importanza che ha il suo centro sviluppo e ricerche interno? Una prospettiva che, a fronte di un piano aziendale credibile, potrebbe consentire il ricorso agli ammortizzatori sociali, approfondendo l’ipotesi con i Ministeri dello sviluppo economico e del lavoro. Ma occorre che la Askoll parli chiaro”.
Il deputato Pd, che ha mantenuto contatti costanti con il Ministero dello sviluppo economico a partire dall’incontro del dicembre scorso tra sindacati e proprietà, ricorda inoltre che “la Askoll ha sottoscritto accordi sindacali a fronte di piani di razionalizzazione del personale. Tutto regolare se successivamente ha deciso di chiudere l’azienda e di avviare il licenziamento delle maestranze?”.